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La Cgil: “Occore dare speranza ai tanti precari calabresi”

CATANZARO. “La battaglia della Cgil di questi mesi e anni, anche in Calabria, è quella di dare prospettive di stabilità occupazionale ai tanti precari, soprattutto di quelli gravidanti intorno all’area pubblica”. Lo dichiara in una nota la segreteria regionale della Cgil Calabria. I primi parziali risultati ottenuti sugli lsu-lpu, e il tavolo interministeriale conquistato sulla Calabria anche per i lavoratori in mobilità in deroga – prosegue la Cgil – è il contesto intorno al quale consolidare i primi risultati, offrire prospettive ai tanti lavoratori in mobilità in deroga e alla complessa galassia del precariato calabrese. Condividiamo le critiche che stanno emergendo nei confronti della politica calabrese (per la verità è una pratica diffusa anche in altre realtà regionali) di una modalità operativa di attivazione di precariato che è una risposta distorta alla domanda di lavoro di tanti giovani calabresi. La Cgil si batte per una politica che crea lavoro qualificato anche al Sud e l’accesso al lavoro è un diritto che non può essere espletato nel rapporto con le diverse lobby politiche. E, tuttavia, questa situazione va sanata nel rispetto delle leggi. La possibilità di regolarizzare oltre seimila precari calabresi è possibile: coinvolgendo anche la presenza dello Stato. Abbiamo sollecitato e continueremo a sollecitare al Presidente Oliverio e al Ministro Delrio il tavolo interministeriale e in assenza di una risposta concorderemo anche con le altre organizzazioni sindacali modalità di mobilitazione. Per quanto riguarda la vicenda dei 350 stagisti poniamo queste domande: condividendo le critiche al vizio di origine ci troviamo di fronte ad un patrimonio, di giovani laureati e professionalizzati, di valore! Date le carenze di professionalità e tecniche, soprattutto nel settore dei Fondi Comunitari e in tanti settori strategici per lo sviluppo della Calabria, è proprio difficile immaginare un progetto strategico per questi giovani da utilizzare nei campi sopraindicati? Possiamo continuare a lamentarci sulle carenze dell’amministrazione regionale e contestualmente lasciarci sfuggire questa occasione di tanti giovani nei confronti dei quali si sono spese tante risorse per formarli? Su questi temi la Cgil si impegnerà nel dare uno sbocco alle tante attese di tanti giovani, tanti precari, tanti lavoratori calabresi”.

 

 

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