La Calabria scivola in “zona gialla”

La Calabria scivola in “zona gialla”

Le persone risultate positive al coronavirus in Calabria nelle ultime 24 ore sono 375 in più rispetto a ieri. Nello stesso periodo si sono verificati 3 decessi e altrettanti ricoveri in Rianimazione che portano il totale a 20. Nei reparti sono ricoverati 164 pazienti (-4). Sono 6 tra regioni e province autonome quelle che superano il tasso di occupazione di posti letto da parte dei pazienti Covid in terapia intensiva: Trento (17%, con un balzo del +4% in un giorno), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio, Liguria, Marche e Veneto (al 12%). Mentre la soglia del 15% per l’area medica risulta superata da Friuli Venezia Giulia (23%), Valle d’Aosta (22%), Pa di Bolzano (19%) e Calabria (17%). Lo rilevano i dati del monitoraggio quotidiano dell’Agenas aggiornati all’8 dicembre. In particolare queste le variazioni percentuali rispetto al giorno precedente: le intensive sono in crescita in Abruzzo (dove arrivano al 6%), Campania (al 5%), Lazio (al 12%), Pa di Trento (al 17%), in Piemonte (al 7%). Mentre calano in Calabria (al 9%), Friuli Venezia Giulia (al 15%), Umbria (all’8%). I ricoveri in area medica sono in crescita in Calabria (al 17%), Liguria (al 12%), Marche (al 12%), Valle d’Aosta (al 22%).  In Calabria, nella settimana 1-7 dicembre è stata registrata una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (293) con un aumento dei nuovi casi (29,6%) rispetto alla settimana precedente. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (16%) e in terapia intensiva (11%) occupati da pazienti Covid-19. A livello provinciale, i nuovi casi per 100.000 abitanti dell’ultima settimana sono stati riscontrati a Reggio di Calabria 177, Vibo Valentia 139, Cosenza 91, Crotone 81 e Catanzaro 77.

 

 

 

 

 

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