L’85 per cento dei ragazzi italiani presente sui social: il 69 per cento vuole nozze e figli

Sebbene l’Italia sia da tempo nel pieno inverno demografico, uno spiraglio all’orizzonte sembra intravedersi: i giovanissimi vedono il loro futuro in coppia (74,5%) e molti pensano al matrimonio (72,5%); tra i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni (sono oltre 5 milioni 140 mila) desidera avere figli il 69,4%, di questi solo l’8,8% è per il figlio unico, mentre il 18,2% pensa a tre o più figli. E tra gli stranieri la percentuale di coloro che vogliono tre figli o più è del 20,5%. I dati arrivano oggi dal report ‘Bambini e ragazzi 2023’ e fa dire ai ricercatori dell’Istituto nazionale di statistica che dalle intenzioni espresse dagli intervistati una ripresa demografica non sembra impossibile. I giovanissimi si confermano anche veri nativi digitali: quasi l’85% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dispone di un profilo su un social network; la percentuale, nella fascia 17-19 anni, supera il 97%; le ragazze hanno un profilo social più frequentemente dei ragazzi. Al Sud i giovani sono più social rispetto al Centro Nord mentre gli stranieri evidenziano una percentuale più bassa di ragazzi con profilo social personale (82,1%) e, tra questi, la percentuale risulta molto più contenuta tra i ragazzi cinesi (69%). I contatti “virtuali” non sono alternativi a quelli diretti, ma sono uno dei diversi modi che i giovani hanno per intrattenere relazioni; chi ha più relazioni online ha anche frequenti relazioni dirette con gli amici. Tra coloro che sono continuamente online la quota di chi vede amici tutti i giorni è infatti del 29% (contro una media del 21,4%). All’opposto, tra coloro che non sono mai online con gli amici, la quota di chi non li incontra mai è del 19%, contro un valore medio dell’1,9%. Tra gli stranieri, le relazioni con gli amici, sia dirette, sia online, sono meno frequenti rispetto a quelle degli italiani. Lo studio dice anche che oltre il 34% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni da grande vorrebbe vivere in un altro Paese. La percentuale è ancora più alta per gli stranieri (38,4%). I ragazzi nel 2023 sognano ancora l’America: il 32% di coloro che da grandi si vedono all’estero vorrebbe vivere negli Stati Uniti, seguiti, ma a lunga distanza, dalla Spagna (12,4%) e dalla Gran Bretagna (11,5%). Infine, apparentemente in contraddizione con le attese, i ragazzi stranieri (53,1%) sostengono meno frequentemente degli italiani (59,5%) l’opportunità dello ius soli. I ricercatori spiegano che il dato riferito agli stranieri è fortemente influenzato dalla bassa quota (20% circa) di cinesi a favore dello ius soli; l’atteggiamento dei ragazzi cinesi è ampiamente da riconnettersi al mancato riconoscimento, da parte della Cina, della doppia cittadinanza. Infatti, escludendo la comunità cinese, la percentuale di stranieri favorevole allo ius soli sale al 56,7%. Non riconoscendo la Cina la doppia cittadinanza, i giovani, qualora acquisissero quella italiana, dovrebbero rinunciare a quella di origine. Con poco più del 50% di favorevoli, anche gli ucraini risultano più cauti verso lo ius soli. Ma anche in Ucraina non è prevista la doppia cittadinanza; era in corso di approvazione una legge che l’avrebbe introdotta, ma l’iter si è bloccato dopo lo scoppio del conflitto con la Russia.