Calabria, continua drammatico il calo demografico: la regione è sempre più anziana
“Continua inesorabilmente il drammatico calo demografico così come diminuisce la popolazione residente soprattutto nelle aree interne”. E’ quanto riporta il Bilancio sociale 2021 dell’Inps Calabria, presentato ieri mattina in una conferenza stampa nella sede della Regione a Catanzaro. Altro dato preoccupante, sottolinea l’Inps, la conferma del saldo negativo dei processi migratori con un -8.568 di iscrizioni nonostante un saldo positivo dei processi migratori con l’estero di + 1.247, dato che deve far riflettere, a cui vanno aggiunti tutti i calabresi che pur mantenendo la residenza in Regione lavorano e vivono fuori”. La Calabria -emerge dal Bilancio sociale dell’Inps Calabria- “ si conferma sempre più una Regione anziana, i pensionati rappresentano il 62,08% (738.337 in aumento rispetto al 2020 che erano 735.699) rispetto alla popolazione attiva 14-64 anni (1.189.374 in diminuzione si registra, infatti, – 37.139 rispetto all’anno 2020). Le pensioni erogate dall’Istituto in Calabria sono 738.337 di cui 620.415 relative alla gestione privata con un importo medio mensile di euro 628.07, per la gestione pubblica, invece, le pensioni erogate sono 117.922 il cui importo medio è pari a euro1.884.37. Le pensioni destinate alle donne, esclusa la gestione dipendenti pubblici, risultano con un assegno medio di euro 541.04 pari al 48.38% dell’intero ammontare delle pensioni liquidate anche se rappresentano il 56% dei percettori di pensioni. Questo dato conferma, ancora una volta, la disparità di trattamento economico e di carriere tra uomini e donne nel percorso lavorativo. I pensionati gestione privata titolari di un reddito pensionistico lordo inferiore a 1000 euro sono circa l’87,68%.“Leggendo e analizzando i dati – si legge nell’introduzione al Bilancio sociale dell’istituto di previdenza – emerge uno spaccato reale della Calabria da cui si evince che le lavoratrici e i lavoratori dipendenti nella nostra Regione nell’anno 2021 sono 495.185 in aumento rispetto al 2020 e se andiamo a scomporre il dato ci rendiamo conto che aumentano i lavoratori del settore privato del 6.8% per un totale di 263.563 e diminuiscono i lavoratori del settore pubblico dell’1.8%, infatti, si attestano a 109.255, unica categoria che diminuisce mentre sono in aumento i lavoratori autonomi dell’1.2% così come aumentano anche i lavoratori parasubordinati del 5.5%, arrivando quindi a 13.834. Rispetto al 2020 -prosegue l’Inps Calabria- aumenta l’occupazione femminile in tutti i settori”. Nel 2021 -specifica poi il Bilancio sociale dell’istituto – le prestazioni di sostegno al reddito per cessazione di lavoro accolte sono state 147.686 in aumento + 3.2% . Per quanto riguarda le misure relative alle sospensioni del rapporto di lavoro nel 2021 le ore autorizzate sono state 40.630.639 concentrate soprattutto nei Fondi Solidarietà Fis 38%, Cassa Integrazione Guadagni in deroga 34.3%, nel 2020 le ore autorizzate furono 51.297.872. I sussidi erogati nell’anno 2021 di competenza della Regione Calabria ed erogati dall’Inps sulla base di apposite convenzioni per interventi di politiche attive per il lavoro e tirocini hanno riguardato 6.203 beneficiari, per una spesa totale di euro 18.375.000”. Infine l’Inps Calabria rileva che “le indennità Covid-19 previste nei vari decreti-legge sono state erogate, le domande definite 241.298 recuperando anche la giacenza relativa al 2020”. Alla conferenza stampa di presentazione del bilancio sociale hanno partecipato il presidente del Comitato di indirizzo e Vigilanza dell’Inps nazionale, Roberto Ghiselli, il presidente del Comitato regionale Inps Calabria, Gianfranco Trotta e il direttore generale dell’Inps Calabria, Giuseppe Greco: ha portato i propri saluti il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.