Incidenti stradali, Brugnano-Puccio: “Rendere giustizia a vittime”

CATANZARO. “La vita di un ragazzino di 12 anni non può valere tre anni e sei mesi. La richiesta di condanna per l’uomo che ha travolto e ucciso sulla strada statale 106, a Sellia Marina, pone nuovamente la necessità di introdurre il reato di omicidio stradale”. Lo affermano in una nota il segretario regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, e il consigliere comunale di Botricello, Simone Puccio, dopo la richiesta del pubblico ministero nel processo per l’incidente stradale avvenuto nel 2013 nel Catanzarese. “Continuare a riconoscere un sinistro con determinate caratteristiche come un semplice incidente colposo – hanno aggiunto Brugnano e Puccio – è un errore di fondo e non rende giustizia alle tante vittime innocenti della strada. Non vogliamo entrare nel caso specifico, ma è evidente che occorre punire in maniera netta e concreta quanti uccidono guidando la propria autovettura senza alcun rispetto delle norme. Invitiamo, ancora una volta, la deputazione calabrese – prosegue la nota – ad assumere una posizione netta su questo argomento, anche rispetto ai dati drammatici che la Calabria continua a registrare per le vittime delle strada. Deve esserci un’assunzione di responsabilità rispetto all’approvazione di questa legge che rende giustizia alle vittime e può essere l’unico deterrente per affrontare la catastrofe di morte sulle strade. Da parte nostra – hanno concluso Brugnano e Puccio – ci attiveremo per promuovere nei prossimi giorni un dibattito pubblico su questo tema, coinvolgendo associazioni e rappresentanti politici che dimostreranno sensibilità e attenzione”.