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Inchiesta “Ultima spiaggia”, Tripodi: “Scaramozzino nel 2010 era incensurato”

Inchiesta “Ultima spiaggia”, Tripodi: “Scaramozzino nel 2010 era incensurato”

REGGIO CALABRIA. “Premesso che conoscevo Antonio Scaramozzino quale imprenditore incensurato e che, al tempo della campagna elettorale per le regionali del 2010, lo stesso era membro del partito Udc, ribadisco la mia estraneità nei confronti di soggetti terzi afferenti all’imprenditore, sottolineando che il fatto che Scaramozzino fosse un mio elettore è facilmente spiegabile dall’appartenenza alla stessa formazione partitica”. A sostenerlo, in una nota, è l’ex consigliere regionale della Calabria Pasquale Maria Tripodi in relazione all’inchiesta “Ultima spiaggia” condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria contro la cosca Paviglianiti. Nell’ordinanza del gip, parlando di “l’infiltrazione nella politica locale e le elezioni amministrative locali”, il giudice cita anche le regionali del 2010 sostenendo che Tripodi – che non è indagato – “ha goduto della campagna elettorale fattagli, così come emerso nel corso di indagini di cui al procedimento penale nr. 1817/09 RGNR DDA, da Scaramozzino Antonio Mario, imprenditore edile, vicino alla cosca Paviglianiti”. “Riguardo l’assegnazione di Scaramozzino all’incarico di delegato regionale presso il consorzio di Bonifica del Basso Ionio reggino – ha poi aggiunto Tripodi – vorrei precisare come lo stesso sia stato nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale 2 agosto 2010, n. 229 a seguito di regolare procedura prevista dalla legge regionale n. 11 del 2003 con conseguente presentazione di curriculum ed essendo in possesso dei requisiti necessari”.

 

 

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