Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Inchiesta sul Parco Romani: chieste sei condanne e un’assoluzione

Inchiesta sul Parco Romani: chieste sei condanne e un’assoluzione

CATANZARO. Sei condanne e un’assoluzione sono state chieste dalla pubblica accusa nell’ambito dei giudizi abbreviati per sette imputati coinvolti nel procedimento giudiziario nato dall’inchiesta su presunti illeciti connessi al Parco commerciale “Romani”, che sorge nel quartiere Sala, a Catanzaro, ed alla realizzazione al suo interno dell’Ente Fiera comunale, che l’Amministrazione aveva inizialmente deciso di collocare in un’area appositamente individuata a Germaneto. Al termine della propria requisitoria il pubblico ministero, Fabiana Rapino, ha chiesto in particolare al giudice dell’udienza preliminare, Pietro Scuteri, di condannare – le pene richieste risultano così scontate di un terzo per la scelta del rito abbreviato -: Giuseppe Gatto, presidente di Confindustria Catanzaro che si autosospese dalla sua carica dopo aver ricevuto un’informazione di garanzia ma che è imputato nella sua qualità di imprenditore, a 5 anni di reclusione e 2.500 euro di multa; Giuseppe Grillo, presidente della società municipalizzata “Catanzaro Servizi”, a 3 anni di reclusione; Alba Felicetti, ex dirigente del Comune di Catanzaro, a 1 anno e 8 mesi; Pasquale Costantino, in qualità di dirigente del Comune, a 1 anno di reclusione e 600 euro di multa; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società “Parco Romani”, a 1 anno e 6 mesi; e l’avvocato Marina Pecoraro, a 2 anni. Chiesta l’assoluzione, infine, per il presidente di Confindustria Calabria, Giuseppe Speziali, che pure si autosospese all’epoca delle indagini e che è stato ugualmente coinvolto in qualità di imprenditore. Nell’aula del gup si tornerà il 25 marzo per le discussioni degli avvocati impegnati. Riprenderà il 9 giugno, invece, il processo per i restanti 4 imputati, rinviati a giudizio il 12 dicembre: l’ex sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo (Pd); Giulio Elia, consigliere comunale di Catanzaro e presidente della Commissione urbanistica dell’Ente; l’imprenditore Gaetano Romani, costruttore del parco commerciale; Biagio Cantisani, ex dirigente del Comune di Catanzaro e presidente dell’Ordine degli architetti. Nel procedimento giudiziario, in cui sono costituiti parte civile il Comune di Catanzaro e la municipalizzata “Catanzaro Servizi”, la pubblica accusa contesta, a vario titolo, i reati di falso, abuso d’ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione, concussione.

 

 

 

desk desk