Inchiesta Comune di Reggio, prescrizione per 8, uno a giudizio
REGGIO CALABRIA. Sono stati dichiarati prescritti i reati contestati ad otto dei nove dipendenti del Comune di Reggio Calabria per i quali era stato chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nella liquidazione di spettanze ed indennità. L’unico indagato per il quale il gup, Domenico Santoro, ha disposto il processo è stato l’ing. Giuseppe Granata, oggi in pensione, accusato di avere percepito 206 mila euro di spettanze non dovute. Le persone per le quali è stata dichiarata la prescrizione sono l’ex direttore generale, Franco Zoccali; Domenico Gangemi, Domenico Macrì, Vincenzo Cuzzola, Orazio Palamara e Giancarlo Cutrupi, tutti del settore Lavori pubblici; Saverio Putortì, ex dirigente dell’Ufficio Urbanistica; Egidio Surace (settore Appalti) e Fedora Squillaci (Ufficio Contenzioso). In attesa di definizione restano l’ing. Bruno Fortugno, indagato nell’inchiesta ‘Mammasantissima’; l’arch. Marcello Cammera, arrestato nella stessa inchiesta, e gli ingegneri Pasquale Crucitti e Domenico Basile per difetto di notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. L’inchiesta sulle spettanze liquidate ai tecnici comunali era nata cinque anni fa nell’ambito dei controlli eseguiti dal Ministero delle Finanze su richiesta della Procura della Repubblica a seguito del suicidio dell’ex dirigente dell’assessorato comunale alle Finanze, Orsola Fallara.