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Inchiesta Calabria Verde, non luogo a procedere per Oliverio

Inchiesta Calabria Verde, non luogo a procedere per Oliverio

 

Non luogo a procedere perché si evidenzia “l’insufficienza e la contraddittorietà degli elementi acquisiti sono tali da non poter essere ragionevolmente superabili all’esito dell’istruttoria dibattimentale”. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco, ha chiuso con il proscioglimento l’indagine che vedeva coinvolti tra gli altri il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nata dopo il trasferimento di Giuseppe Barilaro, dipendente del Comune di Francica, e già presidente del Consiglio provinciale di Vibo Valentia, in Calabria Verde. Nell’indagine erano coinvolti l’ex capostruttura di Oliverio Franco Iacucci, attuale presidente della Provincia di Cosenza; l’ex assessore regionale di centrodestra, Michele Trematerra; l’ex manager di Calabria Verde, Paolo Furgiuele; Franco Arlia, dirigente di settore di Calabria Verde e lo stesso Barilaro. Il Gup ha emesso una sentenza con la quale dichiara il non luogo a procede nei confronti di Oliverio e Trematerra per non aver commesso il fatto, e nei confronti di Arlia perché il fatto non costituisce reato. Secondo il giudice, infatti, “il compendio di elementi in atti appare inidoneo ed insufficiente a sostenere in giudizio l’accusa in esame”. Entrando nei termini della questione, basata sulle dichiarazioni di Furgiuele, il quale aveva sostenuto di avere dato il via libera al comando di Barilaro su pressione di Oliverio e Trematerra, il Gup Ciriaco ha rilevato “l’assoluta carenza di qualsiasi elemento di riscontro alle stesse”. Infatti, ha scritto nella sentenza, “difetta del tutto qualsiasi elemento che possa costituire riscontro alle dichiarazioni rese dal Furgiuele. Esse non trovano innanzitutto riscontro nel dato documentale, costituito esclusivamente da atti provenienti dall’ente Calabria Verde, non sottoscritti né redatti da alcuno degli imputati in questione, e rispetto ai quali essi rimangono estranei. Allo stesso modo – ha aggiunto – alcun dato è emerso a conforto degli episodi narrati dal Furgiuele, riguardanti gli incontri che si sarebbero tenuti presso la sede della Regione Calabria e laddove egli avrebbe subito le riferite “pressioni” al fine di far realizzare e poi prorogare il comando del Barilaro in Calabria Verde”.

 

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