Incendio tendopoli: marcia migranti, nessuna tensione

Incendio tendopoli: marcia migranti, nessuna tensione

SAN FERDINANDO. E’ partita, a San Ferdinando, e si sta svolgendo in modo pacifico la marcia dei migranti della tendopoli promossa dall’Unione sindacale di base Usb per denunciare le condizioni di vita nelle quali vivono i migranti e per chiedere interventi risolutivi dopo l’incendio che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha devastato la baraccopoli provocando la morte di una donna nigeriana e il ferimento di altre due persone. Il corteo, al quale stanno partecipando un centinaio di migranti, è diretto al Municipio di San Ferdinando dove i manifestanti sperano di incontrare rappresentanti della Prefettura, il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando, Andrea Polichetti e il sindaco della cittadina Andrea Tripodi. I migranti in marcia mostrano cartelli con le scritte “Schiavi mai”, “Basta discriminazioni, residenze per tutti”, e “Le nostre vite più in alto dei nostri profitti”. Ci sono anche delle foto di Becky Moses, la ventiseienne morta nel rogo. Alla mobilitazione, decisa dall’Usb a poche ore dall’incendio nella tendopoli, hanno aderito associazioni del territorio come Sos Rosarno, Legambiente Reggio Calabria, Associazione 14 Luglio di Nicotera. Presente anche il sindaco di Cinquefrondi, uno dei Comuni della Piana di Gioia Tauro, Michele Conia, che marcia insieme ai migranti indossando la fascia tricolore. A seguito della distruzione a causa dell’incendio di sabato scorso di circa duecento tra capanne e ricoveri di fortuna, i migranti rimasti senza un riparo sono stati ospitati nella tensostruttura provvisoria allestita dalla Protezione civile della Regione Calabria, in un capannone poco distante e nella tendopoli realizzata e aperta la scorsa estate dalla Prefettura di Reggio.

 

Download PDF

desk desk