Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Incendio in cantiere a Catanzaro Lido, Associazione Antiracket Lametina: “Imprenditore minacciato dopo una denuncia”

Incendio in cantiere a Catanzaro Lido, Associazione Antiracket Lametina: “Imprenditore minacciato dopo una denuncia”

CATANZARO/ E’ dell’azienda Domus Costruzioni di Simone Aiello il mezzo incendiato la notte scorsa a Catanzaro Lido, lo ha reso noto l’associazione Antiracket lametina Ala che, in una nota, afferma come “l’ultimo atto vile ai danni della ditta si inserisce in un contesto già allarmante di illegalità all’interno di un’area tornata alla ribalta della cronaca per le situazioni che la caratterizzano. I quartieri Corvo, Aranceto, Pistoia e lido, sottoposti ad un controllo quasi asfissiante, sono infatti oramai di difficile accesso persino per le forze dell’ordine”.
“L’area di lido in particolare, in cui è avvenuto l’atto intimidatorio – prosegue la nota – costituisce uno dei principali fortini della criminalità in quanto punto di riferimento per lo sviluppo della città con decine di attività commerciali frequentate da studenti e professionisti. L’ennesima intimidazione ai danni dell’imprenditore Aiello, socio dell’Associazione Antiracket lametina Ala, fa seguito alle minacce già subite negli ultimi tempi dopo la denuncia che aveva contribuito al blitz dello scorso aprile che aveva portato all’arresto di 62 persone con un’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro. Il provvedimento aveva messo in luce l’autonomia capillare nel controllo del territorio raggiunta dalla comunità rom. Dopo essersi sviluppato come elemento di supporto operativo nei confronti dei clan di Isola Capo Rizzuto, Cutro e Catanzaro con le cosche Arena, dei Grande Aracri e dei Gaglianesi, nel corso degli anni il clan degli zingari, infatti, ha acquisito maggiore autonomia fino a diventare un gruppo mafioso con un proprio programma criminale, una sua autonomia strutturale e operativa rispetto alle altre cosche di ‘ndrangheta.
L’attentato mette in luce l’importanza di mantenere misure di sicurezza nei cantieri edili e impone all’intera comunità, non solo a magistrati e forze dell’Ordine, di rimanere vigili”.
“In risposta alla situazione fortemente preoccupante, che nega agli imprenditori la possibilità di lavorare e fare impresa in sicurezza – conclude la nota – Ala, manifestando la propria solidarietà e il proprio supporto al socio Aiello, chiede che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire ulteriori episodi simili in futuro, per l’imprenditore già vessato e per chiunque faccia impresa nella stessa area, e fa appello alle istituzioni affinché prendano coscienza dell’emergenza e intervengano in maniera decisiva e concreta sul territorio”.

desk desk