In Sicilia è Musumeci il nuovo Presidente. Berlusconi: “Hanno vinto i moderati che credono in un futuro migliore”

In Sicilia è Musumeci il nuovo Presidente. Berlusconi: “Hanno vinto i moderati che credono in un futuro migliore”

In Sicilia le elezioni regionali sono state vinte dal candidato del centrodestra Nello Musumeci, secondo si è piazzato Giancarlo Cancelleri, candidato dei Cinquestelle.
Seguono Fabrizio Micari, candidato del Pd e di Ap, Claudio Fava, candidato della Sinistra, e Salvo La Rosa, con lo 0,7%. Su Facebook il messaggio di Silvio Berlusconi: “Volevo ringraziare i siciliani per aver accolto il mio appello. La Sicilia ha scelto come io avevo chiesto la strada del cambiamento, di un cambiamento vero, serio e costruttivo basato sull’onestà, la competenza e l’esperienza. Ho incontrato nei giorni scorsi molti elettori siciliani, ho trovato rabbia e delusione ma anche voglia di ripartire. La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati che credono nella possibilità di un futuro migliore”. Luigi Di Maio al Comitato elettorale M5S: “Noi siamo molto soddisfatti, il voto non ci porta alla presidenza, ma da qui parte un’onda che tra 4 mesi ci può portare al 40%. Noi abbiamo un voto libero, consapevole”. “Noi dobbiamo comunicare questo voto a chi si è astenuto, molti astenuti credo che si pentiranno fra 2-3 mesi, quando vedranno quelli che hanno speculato finora di nuovo all’opera”, sottolinea Di Maio che si dice “convinto” che, dopo le Politiche, il M5S “potrà chiedere l’incarico di governo al Colle”. E il presidente del Senato Pietro Grasso replica alle parole di domenica di Davide Faraone (“Micari ha avuto il coraggio che Grasso non ha avuto”): “Il presidente del Senato – sottolinea il suo portavoce – ha comunicato ufficialmente e con parole inequivocabili l’impossibilità, per motivi di carattere istituzionale, di candidarsi alla Regione Siciliana il 25 giugno scorso”. “Non si può certamente addebitare a Grasso – prosegue – il fatto che, al di là dell’ardita ipotesi di far dimettere la seconda carica dello Stato per competere all’elezione del Governatore della Sicilia, per lunghe settimane non si sia delineato alcun piano alternativo”. “Imputare a Grasso il risultato che si va profilando per il Pd, peraltro in linea con tutte le ultime competizioni amministrative e referendarie, è quindi una patetica scusa, utile solo ad impedire altre e più approfondite riflessioni, di carattere politico e non personalistico, in merito al bilancio della fase attuale e alle prospettive di quelle future”. A vincere è certamente il “partito del non voto”: solo il 46,76% ha votato per l’elezione del presidente della Regione e dell’Assemblea, mentre il 53,23% ha disertato le urne. Rispetto al 2012 quando aveva votato il 47,41%, il dato dell’affluenza è in calo dello 0,65%. “Il centrosinistra tra il 2012 e il 2017 ha perso 6 punti percentuali passando dal 37% del 2012 al 31% di oggi. E questo è un giudizio negativo che il popolo siciliano ha espresso nei confronti del governo Crocetta. Il centrodestra invece che allora era diviso con due candidati, Musumeci e Miccichè, non si è mosso, sommati erano al 41%, e cinque anni dopo sono sulla medesima soglia”: così il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari ai cronisti intervenendo in conferenza stampa nella sede del comitato elettorale. “Cinque anni fa, quando è stato eletto presidente Crocetta, il candidato della sinistra Giovanna Marano ha preso il 6,1%. Oggi Fava ha preso, secondo i dati che abbiamo, il medesimo risultato”. “Dunque sommando il risultato di Crocetta e della Marano il centrosinistra allora era quindi al 37% oggi, che è diviso, è al 31 – ha detto – L’altra volta si è diviso il centro destra e ha vinto Crocetta questa volta si è diviso il centrosinistra e ha vinto Musumeci. Questo dimostra che chi resta unito vince”. “Il risultato siciliano è negativo”, ha affermato il leader di Ap, Angelino Alfano. “Ma anche se non abbiamo ottenuto i risultati sperati – aggiunge Alfano – non abbiamo rimpianti perché abbiamo fatto la scelta giusta”.
E interviene il presidente della Lombardia, Roberto Maroni: “Berlusconi è immortale, l’ho sempre detto. Berlusconi è immortale ed è sempre lui che dà le carte”. “Mi auguro – ha aggiunto scherzando – che come mi ha promesso si attivi anche con la Merkel per farci avere l’Ema”.

Nella foto: Musumeci (a sinistra) e Cancelleri

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