In Calabria 349 euro la spesa media per l’acqua nel 2023, nei cinque capoluoghi la percentuale di dispersione è del 45%”

In Calabria 349 euro la spesa media per l’acqua nel 2023, nei cinque capoluoghi la percentuale di dispersione è del 45%”

“La Regione Calabria c’è sempre stata. Ha sempre sostenuto questa importante quale volano di sviluppo dell’intera Regione. Siamo qui per dare delle rassicurazioni di conferma rispetto alla nostra disponibilità, ma soprattutto per chiedere a tutti i sindaci dei territori interessati di elaborare delle proposte, delle quali intendiamo farci carico assieme alla Società Ponte sullo Stretto di Messina”. Lo ha detto la vice presidente della Giunta regionale Giusy Princi, intervenendo a Villa San Giovanni, alla presentazione, da parte dell’amministratore delegato della società “Stretto di Messina spa”, Pietro Ciucci, del progetto del ponte. “Io dico non facciamo un minestrone – ha aggiunto la Princi in relazione ad alcune opere chieste da alcuni sindaci – ma entriamo nel merito della infrastruttura al di là di quelle che sono le lamentele legate ad altro, per le quali si sta intervenendo. Facciamo squadra perché i grandi temi non hanno colore politico, ma sono legati al cambiamento infrastrutturale del territorio. Era proprio questo l’intento dell’incontro odierno: affiancare alla presentazione del progetto, al Consiglio comunale ed alla Commissione territorio della città, le altre esigenze, perché siamo profondamente convinti della necessità di lavorare in termini di sistema”.”Se iniziamo a lavorare su una visione di ‘sistema’ dell’area allora possiamo veramente governare una fase di cambiamento”, ha detto dal canto suo la sindaca di Villa San Giovanni Giusy Caminiti al termine dell’incontro con l’ad della Ponte sullo Stretto Pietro Ciucci. “La richiesta più importante emersa oggi, e confermata dall’assessore regionale Staine nel mettere a disposizione le strutture tecniche della Regione Calabria, così come farà la Città Metropolitana -ha aggiunto- è di mettere a disposizione le strutture di cui noi siamo carenti. Vogliamo essere messi in condizione di esaminare un progetto così importante e rendere dei pareri definiti e fondati, nonostante la decisione di dotarci di una Commissione più ampia in cui operano ingegneri, paesaggisti, urbanisti, un geologo ed ingegneri ambientali, perché miriamo ad avere, se deve essere, il progetto più bello del mondo”.

 

 

 

 

 

 

 

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