Immigrazione, Speranza: “Con Caritas integrazione possibile”
LAMEZIA TERME. “Nel giorno in cui centinaia di persone hanno trovato la morte nell’ennesima tragedia del Mediterraneo, la festa conclusiva del progetto “Le Querce di Mamre” è un segnale positivo per tutta la nostra comunità”. Lo ha sostenuto il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza all’indomani, è scritto in una nota, della giornata conclusiva del progetto promosso dalla Caritas diocesana di Lamezia in locali concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune alla Caritas che ha tra i suoi obiettivi principali quello di mettere in rete le diverse realtà presenti sul territorio nel contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Ad un anno dall’avvio del progetto, sono stati accolti nel dormitorio 197 uomini senza fissa dimora, di diversa nazionalità, in prevalenza somala e a seguire quella italiana, nigeriana, marocchina, ghanese. Sono state accolte 7 donne in emergenza di cui 3 di cittadinanza italiana e 3 di cittadinanza nigeriana. “E’ stato un bellissimo momento di festa – ha aggiunto Speranza – in cui si é respirato un clima gioioso di apertura e reciprocità nell’incontro con persone di altri Paesi ed altre culture. Grazie alle famiglie del quartiere, ai volontari e a quanti si sono impegnati per dare vita a questo momento di festa. Il lavoro quotidiano portato avanti dagli operatori e dai volontari, in questi mesi, ha dimostrato che un nuovo modello di integrazione é possibile: non si tratta di semplice assistenzialismo, ma di costruire un modello di società inclusiva e solidale, di generare nuovi legami all’interno delle nostre comunità in cui le famiglie del quartiere, gli ospiti del centro, gli operatori e i volontari collaborano insieme per migliorare la vita nostra città. Nel ringraziare gli abitanti di S. Eufemia, P. Valerio Di Trapani, i collaboratori e i volontari della Caritas per il lavoro qualificato ed efficace svolto in questi mesi, mi auguro che i semi gettati da questo progetto crescano, che la nostra cittá scopra sempre di più la sua vocazione all’accoglienza e riesca a mettere in rete le energie positive della nostra comunità, che con passione e competenza si spendono ogni giorno a servizio degli ultimi”.