Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Immigrati, Commissione d’inchiesta: “No ai grandi insediamenti”

Immigrati, Commissione d’inchiesta: “No ai grandi insediamenti”

CROTONE. “Come commissione manteniamo una valutazione complessivamente non favorevole ai grandi insediamenti tipo il Cara di Crotone o il Cara di Mineo o i grandi Cara come quelli di Bari o di Gradisca”: lo ha detto l’on. Gennaro Migliore, presidente della “Commissione d’inchiesta sul sistema d’inchiesta, identificazione e trattenimento dei migranti” al termine della visita al Centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, alle porte di Crotone, dove, tra lunedì e martedì, ha incontrato gli ospiti e i responsabili della struttura, i vertici delle forze dell’ordine, della magistratura e i rappresentanti delle istituzioni locali. L’on. Migliore – incontrando i giornalisti – ha spiegato come “il modello di integrazione relativo a chi ha il diritto di protezione internazionale” non possa “determinare una condizione di soddisfacimento dei requisiti minimi per i diritti umani” e ha criticato “l’efficienza del sistema, che ha dei punti di intasamento relativo proprio a quelle province che più ricevono sbarchi o comunque migranti nei propri territori. Non a caso – ha aggiunto il presidente – abbiamo insistito sulla provincia di Catania e adesso con la provincia di Crotone dove, tra richiedenti asilo in attesa di pronunciamento della commissione, ricorsi che vengono poi veicolati dal Tribunale di Catanzaro e persone che in virtù dell’accordo di Dublino devono rientrare in questo territorio, si genera un intasamento che non è equamente distribuito sul piano nazionale e comporta un allungamento dei tempi”. In proposito Migliore ha spiegato che “anche se le notizie fornite parlano di una tendenziale riduzione dei tempi di espletamento di queste pratiche, noi le consideriamo insufficienti. Proprio per questo chiediamo che vi sia un maggiore investimento anche nell’attività giurisdizionale da parte del Governo, così come avevamo chiesto per Catania e così come positivamente ho riscontrato nelle ultime dichiarazioni del ministro Orlando che ha valutato di dover incrementare un progetto che sta realizzando con il Csm per canali che possano velocizzare le risposte ai migranti”. “A noi non sfugge tutta la complessità che si trovano ad affrontare i responsabili dell’ordine pubblico e i funzionari dello Stato che operano nelle condizioni oggettive di tagli di personale e anche di risorse”. Ha aggiunto il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sui migranti Gennaro Migliore. “Riteniamo di dover riscontrare anche a livello nazionale la richiesta di maggiore incremento delle dotazioni di personale e anche finanziarie per affrontare condizioni che non sono nuove rispetto alla condizione che ci troviamo oggi di fronte con la presenza cosi massiccia di migranti; la metà di quelli che sono presenti in Calabria – ha spiegato il presidente – sono concentrati tra il Cara di Sant’Anna e progetti Sprar per minori non accompagnati. È evidente che per questo motivo la commissione è stata e sarà sempre molto esigente nei confronti delle strutture che gestiscono questi centri. Noi abbiamo fatto un sopralluogo – ha rivelato Migliore – che è partito da una serie di osservazioni che erano state già formulate sia da inchieste giornalistiche che da vari monitoraggi. In particolare, per quanto riguarda la condizione abitativa del Cara di Sant’Anna, questa è effettivamente mutata nel corso delle ultime settimane con la dismissione dei container; riteniamo che il primo passo sia proprio quello di eliminare strutture precarie che potevano presentare problemi da un punto di vista igienico sanitario. Il secondo aspetto riguarda la questione del pocket money, rispetto alla quale abbiamo riscontrato che c’è stata una ottemperanza a quelle che sono le richieste che erano state fatte per il rilascio di ricevute agli ospiti nel momento in cui i pocket money venivano erogati”. “Un tema che abbiamo voluto verificare di persona e che consideriamo assolutamente emergenziale è quello della condizione in cui si trovano le persone nei pressi della stazione ferroviaria di Crotone: stazione semi abbandonata nella quale ci sono persone, noi stessi abbiamo verificato la presenza di due bambini al di sotto dei cinque anni, che versano in condizioni igienico sanitarie molto preoccupanti”. Ha detto ancora il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta per i migranti, Gennaro Migliore. “Al di là della tipologia delle persone, che non sono persone che vogliono sfuggire all’identificazione perché altrimenti non andrebbero in un posto così ben localizzabile e al di là delle difficoltà che ci possono essere e sulle quali faremo ovviamente delle richieste immediate alle autorità competenti per consentire anche la velocizzazione delle procedure che riguardano i rinnovi piuttosto che la richiesta del cosiddetto modulo c3 per entrare nel sistema d’accoglienza, noi pretendiamo che vi siano immediati provvedimenti che garantiscano i minimi requisiti di sicurezza sanitaria senza operare sconti – ha annunciato l’on. Migliore – perché riteniamo che questa attività comporterebbe semplicemente un elemento che magari potrebbe far piacere a qualche propagandista ma dal punto di vista della soluzione del problema non farebbe fare un passo”. Tra gli interventi immediati che bisogna adottare a favore dei migranti che hanno trovato rifugio presso la stazione ferroviaria di Crotone, la commissione ha quindi annoverato “l’acqua potabile, i servizi sanitari, i servizi igienici oltre a predisporre delle strutture di ricovero; noi non amiamo le soluzioni provvisorie – ha affermato Migliore – riteniamo che debbano essere adottate delle soluzioni stabili ma rispetto alla condizione che c’è chiediamo che vengano messe in sicurezza le persone da un punto di vista del loro diritto e anche del fatto che non possono essere trattate in questo modo persone che peraltro vivono la frustrazione di essere interne ad un sistema burocratico assurdo e cioè che in un contesto di informatizzazione globale si debba venire nella Questura di Crotone a richiedere di nuovo il permesso a cui si ha diritto. Non si capisce – ha concluso il presidente della commissione – perché se lo Stato deve reprimere può essere presente in tutto il territorio capillarmente e se deve rispondere invece deve essere solo lo sportello di quella particolare questura del posto più inaccessibile d’Italia.”

 

 

desk desk