IL WEEKEND DELLE CALABRESI
AKRAGAS-COSENZA 1-0
Lupi castigati dall’ex reggino Zibert
Pino Rigoli, il tecnico messinese tornato ad Agrigento a furor di popolo, ha trasformato l’Akragas. Due vittorie in due gare sotto la nuova gestione, dopo le dimissioni di Legrottaglie, che ha lavorato bene ma è stato sfortunato nei risultati. Dopo l’exploit a Monopoli, la formazione agrigentina si ripete inchiodando il Cosenza, presentatosi all’Esseneto da quarto in classifica. Ma alla formazione rossoblu guidata nella trasferta sicula dal vice allenatore Stefano De Angelis, non è bastata una partenza sprint con due tre occasioni pericolose e soprattutto un finale arrembante per avere ragione o quantomeno raggiungere l’Akragas portatosi in vantaggio al 3’ della ripresa grazie all’ex reggino Zibert, facilitato nella sua azione, dall’ottimo movimento di Di Piazza. Grande rammarico nel club rossoblu per le occasioni non capitalizzate da Arrighini e Vutov, imprecisi o sfortunati sotto porta.
Manuel Soluri
JUVE STABIA – CATANZARO 1-1
Ottimo punto esterno per la truppa di Erra
Ottimo punto esterno strappato con merito dal Catanzaro a Castellammare di Stabia contro la formazione locale allenata dal calabrese Zavettieri. Due squadre con problemi analoghi si sono sfidate e studiate a centrocampo dando vita ad un primo tempo non esaltante. Sembra una gara da pareggio scialbo ma Razzitti al 40’ si guadagna un fallo a circa trenta metri dalla porta stabiese. Della battuta si incarico il difensore Patti che sfodera un missile tesissimo di sinistro che perfora la porta campana difesa da Polito. Catanzaro avanti all’intervallo ma nella ripresa è un’altra Juve Stabia, senz’altro più decisa e carica. Già al 47’ Diop monetizza un assist al bacio dal fronte sinistro, anticipando Ricci e bucando Grandi sul primo palo, 1 a 1. Poi le vespe si lanciano avanti cercando il vantaggio. Sarà loro la supremazia territoriale ma il Catanzaro non rimane a guardare e due volte sfiora il colpaccio con Mancuso e Firenze, attento Polito. Finisce 1 a 1 e per la squadra giallorossa di Erra va bene così in questa non semplice trasferta in terra campana.
M.S.
REGGIO CALABRIA – CAVESE 0-2
SCONFITTA CHE TAGLIA GLI AMARANTO DALLA LOTTA AL VERTICE
Ko meritato e pesantissimo per l’Asd Reggio Calabria contro la Cavese. I campani si sono presentati con il nuovo allenatore Papagni, accompagnati e sostenuti da 200 supporters giunti in Calabria. Una resa segnata da due sfortunati disimpegni difensivi. Il primo al 13’ quando De Bode infila la propria porta sulla discesa di Donnarumma a sinistra. Gara subito in salita per gli amaranto che comunque sembrano incapaci di reagire. Gli attacchi sono poca cosa, affidati allo sgusciante Oggiano, peraltro meno brillante di altre volte, perché controllato a vista dai guardiani ospiti. Bramucci e Foderaro inconsistenti e non pervenuti, Roselli in cattive condizioni fisiche. Sulle fasce inoltre il Reggio non sfonda mai. La Cavese non rischia nulla e nella ripresa piazza il colpo vincente. Anzi è la stessa squadra di Cozza ad autocastigarsi. Il cross di Improta da sinistra è quasi innocuo ma Marco Ventrella la combina grossa, più grossa di Leonforte e Siracusa. Va a bloccare in presa ma si fa sfuggire la stessa che carambola su Criniti che comodamente appoggia in porta. Mazzata terrificante per il Reggio e per Ventrella, psicologicamente a terra perché consapevole del grave errore commesso. Il raddoppio taglia di fatto le gambe agli uomini di Cozza, già peraltro spenti. Nonostante l’ingresso di Zampaglione la gara non si schioda più, la Cavese controlla a suo modo l’inesistente reazione amaranto. Solo noia in campo fino alla fine mentre sugli spalti le due tifoserie si beccano fortemente. Una sconfitta che taglia il Reggio dalla corsa al vertice. Da oggi si pensa a difendere il quarto posto o al massimo a raggiungere il terzo. La vetta oramai appare un miraggio.
Manuel Soluri