Il viceministro delle infrastrutture, Morelli: “Recovery, in Calabria investimenti importanti”

“Oggi siamo qua innanzitutto per segnalare la vicinanza del governo in un momento così importante, è inutile che stiamo a girarci troppo in tondo, è il tema del Recovery Fund e gli investimenti importanti che potranno essere predisposti per il futuro di Gioia Tauro, di Reggio, della Calabria, ma non mi limiterei a citare queste importanti realtà del territorio ma focalizzo l’attenzione sul fatto che queste realtà che ho citato sono importanti e fondamentali realtà calabresi, ma sono importanti e fondamentali realtà per l’Italia e per l’Europa”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e della mobilità, Alessandro Morelli, nel corso della conferenza stampa tenuta presso l’Autorità portuale di Gioia Tauro al termine di un incontro con il commissario straordinario, ammiraglio Andrea Agostinelli, con il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e l’assessore regionale ai trasporti Mimma Catalfamo. “Se si limita l’attenzione a queste realtà – ha aggiunto il viceministro riferendosi in particolare all’aeroporto di Reggio e al porto di Gioia Tauro – come semplici realtà di valenza strategica locale si perde l’obiettivo, oggi noi dobbiamo pensare, e l’auspicio è che ci si renda conto sia sul territorio che nei palazzi a Roma, e sono qui anche per questo, per segnalare che questo passo avanti è in atto, e anche a Bruxelles, se si ragiona del fatto che le realtà che ho appena citato sono fondamentali non per Gioia Tauro, non per quest’area della Calabria, non per Reggio, ma sono importanti per l’Italia e sono importanti per l’Europa, allora a quel punto mi auguro ci possa essere un vero e proprio cambio di passo nel rapporto e nella considerazione di queste opere”. “I fondi per il Sud Italia ci sono”, ha quindi precisato Morelli circa la polemica dei sindaci del Mezzogiorno che hanno chiesto un aumento della percentuale destinata al Sud del Recovery Fund. “Sono confermati – ha aggiunto Morelli – da norme anche all’interno del contratto di programma Rfi. Ci sono delle norme che prevedono una quota destinata al Sud, ma ricordo che all’interno della serie di iniziative che arrivano dall’Europa e dal governo proprio per sostenere progettualità di lungo termine, sia per quanto riguarda la portualità e più avanti anche il tema stradale che oggi è espunto dal Recovery, i soldi per il Sud ci sono. Attenzione a non ragionare sul fatto che quelli siano soldi per il Sud, tolti a qualcuno. Sono soldi per l’Italia, per una parte d’Italia che ha delle necessità fondamentali perché il paese possa continuare a crescere”.