Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Il Tar del Lazio: “Legittima la nomina di Concettina Epifanio a Presidente della Corte d’Appello”

Il Tar del Lazio: “Legittima la nomina di Concettina Epifanio a Presidente della Corte d’Appello”

È legittima la nomina del giudice Concettina Epifanio, quale Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dalla giudice Gabriella Reillo. Il Tar, premettendo che “i provvedimenti di nomina dei magistrati a incarichi direttivi adottati dal Consiglio sono espressione di un’ampia valutazione discrezionale e sono sindacabili in sede di legittimità solo ove risultino inficiati da palese irragionevolezza, travisamento dei fatti o arbitrarietà” e che proprio per questo “gli atti di conferimento non necessitano di una motivazione particolarmente estesa, purché da essa emergano, ancorché in modo sintetico, ma chiaro, esplicito e coerente, le ragioni in base alle quali l’organo deliberante, procedendo all’apprezzamento complessivo dei candidati, si sia convinto circa la preferenza da attribuire ad un candidato rispetto agli altri”, ha ritenuto che le censure in merito alla valutazione comparativa delle candidate non possano trovare accoglimento. L’effetto è che l’iter valutativo compiuto “rende immune da irragionevolezza le conclusioni tratte in sede comparativa tra le due candidate”; e “non coglie nel segno” neanche il motivo di ricorso “relativo all’omessa esplicitazione dei risultati che la controinteressata avrebbe ottenuto nell’esercizio delle proprie, pregresse, funzioni”.

 

 

 

desk desk