Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Il Prc: “A Cosenza una pericolosa involuzione democratica”

Il Prc: “A Cosenza una pericolosa involuzione democratica”

 

“Nella città di Cosenza si vive un pericoloso tentativo di involuzione antidemocratica. Prima la Questura di Cosenza ha fatto pervenire multe da mille euro a tre attivisti colpevoli di aver mostrato, in un tour guidato delle macerie del centro storico, le rovine di Cosenza vecchia e le responsabilità istituzionali di una situazione così drammatica. Poi, qualche giorno fa, continuando su questa scia autoritaria, è stata notificata la richiesta di sorveglianza speciale a tre attivisti, Francesco, Simone e Jessica, colpevoli in questi anni di aver partecipato alle lotte per i diritti per la casa e la salute, per la parità di genere e per i lavoratori”. Inizia così un comunicato della federazione provinciale del Prc-Se di Cosenza.

“Per tutti quelli che li conoscono bene – continua il comunicato – i protagonisti di quest’attivismo civile meriterebbero un encomio, specie dopo il mirabile impegno di tutti loro con Cosenza solidale durante il lockdown, poiché fanno vivere giornalmente i valori della nostra carta costituzionale, troppo spesso offesi e traditi dalle stesse istituzioni, mentre per la Questura di Cosenza sono niente meno che dei soggetti “socialmente pericolosi”. Immaginiamo il disagio di tanti rappresentanti delle forze dell’ordine che vorrebbero combattere davvero il crimine e la corruzione nel trovarsi davanti alla classica operazione dei vertici della Questura, evidentemente nostalgici del ventennio, che hanno pensato bene di imbastire una serie di azioni fumose in cui vengono descritti come pericolosi criminali dei giovani militanti, probabilmente per nascondere le loro insufficienze nel perseguire i veri criminali della nostra città.
Purtroppo, però, assieme ad una Questura di fatto scarsamente avvezza alla cultura democratica, dobbiamo segnalare il silenzio della politica cittadina”.
Secondo il Prc “al di la della prima presa di posizione del sindaco sulle multe e di una laconica ed incolore nota di un’assessore, nessun esponente del Consiglio comunale ha pensato bene di ribadire che Cosenza deve rimanere democratica, tollerante e solidale. Gli stessi che in campagna elettorale sbandieravano la partecipazione cittadina come risorsa adesso tacciono. Che Fratelli d’Italia e il centrodestra stiano in silenzio è normale, vista la loro storica affinità verso le diverse forme di autoritarismo e considerato il garantismo peloso cui si appellano quando spesso sono toccati loro esponenti. Dall’altra parte, però, il Partito Democratico cosentino e i suoi esponenti  – è scritto – non perdono occasione per dimostrare la loro inconsistenza democratica e politica, al punto che perfino quei rappresentanti comunali promotori (a parole!) delle lotte per il recupero del centro storico, ora tacciono. Da quelle parti, si sa, garantismo e cultura democratica sono risorse a cui attingere solo quando arrivano gli avvisi di garanzia agli amici potenti”.
Rifondazione Comunista, è l’annuncio, pateciperà alla manifestazione di giorno 21 al Salone degli Specchi della Provincia, “un’assemblea  – prosegue la nota – che dovrà mostrare il calore e la vicinanza a tutti i colpiti da questo rigurgito repressivo fascistoide e che dovrà aprire una riflessione su cosa stia diventando questa città e su come organizzarsi per difenderne e ribadirne l’anima democratica che da sempre la caratterizza”.

 

 

 

 

 

 

 

 

desk desk