Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Il M5S: “L’operazione della Gdf dimostra il radicamento del fenomeno del caporalato”

Il M5S: “L’operazione della Gdf dimostra il radicamento del fenomeno del caporalato”

CATANZARO. “L’operazione della Guardia di Finanza nel cosentino non fa che portare alla luce, ancora una volta, come sia radicato e capillare il fenomeno del caporalato in Calabria ed al Sud in generale”. Lo afferma, in una dichiarazione, Laura Ferrara eurodeputata di M5S che, assieme ai deputati Paolo Bernini e Paolo Parentela, ha scritto una lettera ai Ministri di Interno, Politiche Agricole e Lavoro. “Attraverso la visita degli scorsi giorni nella Piana di Gioia Tauro – prosegue Ferrara – abbiamo voluto verificare le condizioni di vita e di lavoro delle persone impiegate nel settore agrumicolo. Abbiamo ascoltato e registrato anche le problematiche lamentate dai produttori locali, da un lato additati come sfruttatori e dall’altro vittime di un succedersi di Governi che hanno abbandonato ogni forma di tutela verso un settore che sarebbe dovuto essere risorsa primaria per l’economia di alcune Regioni, fra queste la Calabria”. Nella lettera ai ministri Alfano, Martina e Poletti l’europarlamentare e i deputati di M5S definiscono “quanto mai necessaria ed urgente una etichettatura etica delle arance e di tutti gli altri prodotti ortofrutticoli italiani e una riforma efficace della distribuzione dei prodotti agricoli che oggi arrivano al consumatore dopo ben 14 passaggi di intermediari. Passaggi poco trasparenti che vedono coinvolti braccianti agricoli, piccoli e grandi produttori, criminalità organizzata, grande distribuzione, multinazionali. Una filiera malata che scarica ai livelli inferiori (piccoli produttori e braccianti) costi e disagi”. “In quelle zone – è scritto nel testo della lettera – è emerso che i piccoli produttori soccombono nei rapporti di forza con le organizzazioni di produttori, costituite da aziende agricole della Piana. Nell’area di Rosarno sarebbero pochissimi i soggetti che dominano il mercato delle arance e vendono a multinazionali e supermercati”.

 

desk desk