Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Il M5S: “Dal Crea arriva un impulso all’agrumicoltura della Sibaritide”

Il M5S: “Dal Crea arriva un impulso  all’agrumicoltura della Sibaritide”

 

CATANZARO. “Su impulso del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo oltre 400 i ricercatori sono stati assunti dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Il Crea rappresenta il principale ente di ricerca al servizio delle aziende agricole, uno strumento fondamentale da valorizzare nel migliore dei modi per lo sviluppo del settore agroalimentare italiano. I ricercatori che da tempo erano in attesa di un contratto. È una tappa fondamentale per il percorso di crescita voluto dal Governo perché è proprio grazie alla ricerca e alla cooperazione che può essere superata anche la crisi di produzione che quest’anno ha investito gli agrumeti della Sibaritide”. Lo dice la senatrice Rosa Silvana Abate (M5S). “Avevamo già audito in Commissione agricoltura – racconta ancora la senatrice pentastellata – i ricercatori del Crea per sentire le loro proposte e i loro problemi. Il loro lavoro di ricerca può essere fondamentale per risolvere i problemi della Sibaritide. In queste settimane – continua Abate – agricoltori, imprenditori, organizzazioni produttori hanno più volte denunciato come il comparto agrumicolo della Piana di Sibari, uno dei settori più importanti dell’agroalimentare regionale e nazionale, sia in crisi. La vendita delle clementine e delle arance è in una in fase di stallo. I problemi sono dovuti alla poca produzione scaturita dalle avverse condizioni meteo oltre che ad un mercato ridotto all’osso. A denunciare la grave situazione – dice – è Cristian Vocaturi, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Agrocepi”. La crisi, dice ancora la parlamantare, “oltre che ai cambiamenti del clima che segnano ormai da sempre le stagioni con forti ricadute anche sul settore agricolo, si deve anche al prezzo e ad una relativa diminuzione di vendita del prodotto. Tre concause che hanno fatto segnare una importante calo percentuale di fatturato che sta mettendo a dura prova l’intero settore agrumicolo della nostra regione. Per uscire da questa impasse – sostiene Abate – si deve puntare inevitabilmente sulla ricerca. I brevetti e le innovazioni serviranno proprio a trovare delle valide contromisure a queste concause che mai come quest’anno hanno messo in ginocchio i produttori della Piana di Sibari. Nelle prossime settimane ne discuteremo nel corso di un convegno che stiamo organizzando per valutare le adeguate contromisure. Fermo restando che anche il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo è al lavoro per risolvere la problematica. Sono impegnata personalmente in commissione, infatti, sulla definizione e gli interventi da attuare per individuare e bloccare le pratiche sleali in agricoltura che creano problemi soprattutto a territori come il nostro. Siamo passati dagli iniziali 50 milioni di euro di soglia a 350 milioni di euro. Oltre al necessario lavoro di prevenzione, aziende e piccoli produttori-imprenditori (singoli o associati) potranno denunciare in modo anonimo, eventuali partiche sleali adottate dalla grande distribuzione e permettere, così, agli organi competenti di interventi. Siamo al lavoro – conclude – in poco più di sei mesi abbiamo già raggiunto risultati soddisfacenti”.

 

desk desk