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Il 6,4% della popolazione calabrese è ancora “analfabeta”

Il 6,4% della popolazione calabrese è ancora “analfabeta”

Il 6,4% della popolazione calabrese residente, al 31 dicembre 2021, risulta analfabeta o alfabeta senza titolo di studio rispetto al 4,1% del dato nazionale. E’ quanto si ricava dai dati del Censimento permanente dell’Istat. Inoltre, il 15,9% possiede la licenza elementare, il 27,9% ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,1% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale e il 14,8% possiede un titolo accademico. Complessivamente l’incidenza del livello di istruzione più basso (da analfabeti a licenza media) è di poco superiore al valore nazionale e rappresenta poco più della metà della popolazione residente. “La scolarizzazione ed il conseguimento dei titoli più alti – evidenzia l’Istat – hanno condotto ad un progressivo innalzamento del livello di istruzione della popolazione calabrese, seppure con divari consistenti tra le province correlati all’invecchiamento della popolazione e alle caratteristiche del mercato del lavoro. L’incidenza del livello di istruzione terziaria risulta più elevata nei territori con sede di ateneo. Quella più alta si osserva a Catanzaro (15,5 %), Cosenza (15,2%) e Reggio Calabria (15,0%)”. Da quanto emerge dai dati “la componente femminile calabrese prevale fra le persone con titolo universitario (56,9% dei laureati o con titolo superiore), in particolare per le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni, ma anche tra quelle prive di un titolo di studio (60,1%) e in possesso della sola licenza elementare (56,6%), soprattutto nella classe d’età 65 anni e oltre. A livello provinciale, i tassi di mancanza di istruzione presentano valori più alti per la componente femminile mentre i tassi di conseguimento dei titoli di studio più bassi (fino alla licenza media) presentano valori simili tra la popolazione maschile e quella femminile. All’estremo opposto, l’insieme dei titoli accademici è ovunque più elevato per le donne, per le quali si registra il valore massimo a Catanzaro (17,1%) contro il corrispondente 13,7% degli uomini.

 

 

 

 

 

 

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