I sindacati dei pensionati a Oliverio: “Aprire un confronto”
CATANZARO. “Dal 23 novembre 2014, data della sua elezione, sono trascorsi ben 18 mesi. Tempo più che sufficiente per rendersi conto delle condizioni della Calabria, di quali e quante difficoltà la popolazione calabrese fosse e continua ad essere costretta a subire”. E’ quanto si afferma in una lettera aperta che i segretari generali dei pensionati Vladimiro Sacco (Spi-Cgil), Cosimo Piscioneri (Fnp Cisl), Alfonso Cirasa (Uilp Uil), in rappresentanza della federazione unitaria, hanno scritto al presidente della Regione, Mario Oliverio, per sollecitare “l’apertura di un tavolo che affronti le tematiche di maggiore interesse per gli anziani calabresi”. “D’altra parte lei proveniva, istituzionalmente – proseguono, rivolti ad Oliverio, Sacco, Piscioneri e Cirasa – dalla Provincia di maggior peso nel panorama calabrese, come quella di Cosenza. Molti mesi sono trascorsi ma i nostri rappresentati, i pensionati e le pensionate, gli anziani e le anziane calabresi, non hanno notato alcun cambiamento nella loro condizione di vita, nella qualità sociale del proprio territorio . Anzi, al contrario, registrano un forte peggioramento della propria condizione sia individuale che collettiva. Un completo diniego al cambiamento, la negazione delle loro istanze di esigibilità dei propri diritti, del rispetto della dignità di chi, dopo aver lavorato una vita, vorrebbe trascorrere gli anni della terza età in condizioni di decoro ed attivamente. Vogliamo pertanto rinnovarle le istanze che, da tempo, stiamo provando a mettere al centro della discussione sperando che diventino impegni della Giunta regionale e del suo presidente auspicando, finalmente, un ‘Governo’ più attento ed adeguato ai bisogni degli anziani”. A parere delle tre sigle sindacali, “gli anziani, in Calabria, hanno anche tante difficoltà per potersi curare infatti la rinuncia parte dalla incapacità economica che già sul piano del benessere alimentare crea enormi difficoltà nella gestione della propria salute, passa poi per la rinuncia all’uso delle medicine ma approda anche nella impossibilità di potersi recare presso i centri dove viene praticata la medicina specialistica. Infatti i collegamenti della mobilità pubblica diventano sempre più carenti e costosi. Anzi, a tal proposito, dobbiamo sottolineare che finalmente si è proceduto a ricostituire la norma sulla gratuità del trasporto agli anziani ma, con scarse disponibilità economiche, peccato che la legge non sia esigibile perché non ha i finanziamenti opportuni. Gli anziani in Calabria sono abituati, ma non rassegnati, a non vedere rappresentati i propri bisogni. La povertà degli anziani sta aumentando e con esso il degrado delle proprie condizioni di vita. Risulta pertanto necessario ed improcrastinabile ragionare su interventi specifici dei problemi abitativi di una categoria sociale particolare: quella degli anziani. Ovviamente la ‘povertà’ per gli anziani assume un contesto che sul piano etico assume condizione urgente da essere affrontata. Su tutte queste questioni e su tante altre che dovrebbero essere rappresentate è urgente aprire una discussione che veda i soggetti della negoziazione sociale interessati ad affrontare i problemi e ricercare le soluzioni. Per tali ragioni ribadiamo la necessità di istituire un tavolo permanente che nell’immediato affronti le problematiche in una ‘Conferenza dei bisogni degli Anziani’ in Calabria”.