I sindacati calabresi in piazza a Catanzaro: “Poca attenzione del Governo per la Calabria nel Pnrr”

I sindacati calabresi in piazza a Catanzaro: “Poca attenzione del Governo per la Calabria nel Pnrr”

 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non convince Cgil, Cisl e Uil Calabria. All’indomani della presentazione del Pnrr da parte del premier Draghi alla Camera, i segretari generali dei sindacati regionali, Angelo Sposato della Cgil, Tonino Russo della Cisl e Santo Biondo della Uil, a margine di un’iniziativa unitaria a Catanzaro, esprimono molte perplessità sulle misure previste dal governo con riferimento alla Calabria. “Vediamo un Recovery Plan senza un cronoprogramma, vorremmo capire – dice Sposato – quali investimenti pubblici il governo intende mettere in campo, al momento non c’è nulla. Anche su questo tema come sindacati – spiega il segretario della Cgil calabrese – abbiamo intenzione di mettere in campo un’azione unitaria per sollecitare maggiore attenzione verso la nostra regione”.Recovery: sindacati, “Poca attenzione verso la Calabria”.

A sua volta Russo evidenzia: “Non vediamo segnali positivi nel Recovery Plan sulla linea ionica, sia quella della Statale 106 sia quella ferroviaria, nella quale al momento l’unico treno ad alta velocità si ferma a Sibari e non si capisce perché, nonostante siano stati spesi 650 milioni, non si scorre velocemente verso Reggio Calabria. Poi abbiamo un sistema portuale che non va: è necessario far diventare Gioia Tauro un hub collegandolo con porti importanti come Crotone, Sibari e Vibo Valentia. C’è il tema dell’A2, rimasta incompleta nei tratti più pericolosi. Insomma – osserva il segretario della Cisl calabrese – è necessario accelerare l’ammodernamento di queste infrastrutture. Poi, il tema dell’Alta velocità: si continua a parlare dell’Alta velocità per collegare Salerno e Reggio, ma per noi la vera Alta velocità è collegare Reggio con Roma in sole 3 ore, e da quello che leggiamo non ci avviciniamo nemmeno minimamente a questi parametri. E allora siamo preoccupati”.

Critiche anche da Biondo: “Non siano soddisfatti del Piano nazionale di ripresa e resilienza perché c’è un’attenzione che riguarda il resto del Mezzogiorno ma non la Calabria. La Calabria ha bisogno di tre grandi investimenti infrastrutturali: l’Alta Velocità vera e completa, la linea ferroviaria ionica e il completamento definitivo della Statale 106. Bisogna dirlo chiaramente: c’è un tema Mezzogiorno ma dentro il tema Mezzogiorno c’è anche un tema Calabria che è la priorità anche per questioni ambientali. Il governo – conclude il segretario della Uil calabrese – deve avere coraggio, e deve incrementare le risorse. Ma allo stesso tempo la politica regionale non dorma: c’è un governo regionale scollegato alla realtà e un Consiglio regionale che non discute dei veri problemi come i ritardi nella spesa dei fondi comunitari. Bisogna ripartire dal confronto dal partenariato economico e sociale, lo chiederemo l’1 maggio”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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