L’obiettivo emerso dall’incontro Regione-sindacati alla Cittadella: “Sulle infrastrutture occorre incalzare il Governo”
Politica, istituzioni e sindacati fanno fronte comune sul tema delle infrastrutture in Calabria, sollecitando il governo a colmare i ritardi e il divario storico con il resto del paese. Il dato è emerso ieri sera nel corso dell’incontro nella sede della Regione a Catanzaro tra il presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, e i segretari generali della Cgil Calabria, Angelo Sposato, della Cisl Calabria, Tonino Russo, e della Uil Calabria Santo Biondo. Tanti i temi sul tavolo, ma quello legato alle infrastrutture è stato uno dei più rilevanti: sotto la lente sopratutto i ritardi per l’Alta Velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria, per la dorsale ferroviaria ionica e per il completamento della Strada Statale 106, per il quale mancano ancora all’appello 4 miliardi.
Nelle scorse settimane lo stesso governatore Occhiuto in una lettera al premier Draghi e in più di un’occasione pubblica ha espresso la preoccupazione per l’assenza, nel Pnrr e nel Fondo complementare, di opere infrastrutturali ritenute strategiche per la Calabria, e questa preoccupazione è stata condivisa dai sindacati nell’incontro di ieri, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Mauro Dolce e i vertici del Dipartimento. Dopo la riunione con il governatore Occhiuto, Sposato (Cgil) ha affermato che “bisogna incalzare il governo sulla questione infrastrutturale perché ci sono ritardi, a partire dalla ferrovia ionica e dalla Statale 106, sono ormai insostenibili”.
Russo (Cisl) ha spiegato: “Ci siamo soffermati sulle infrastrutture per vedere come attenzionare ancora di più il percorso che vede stanziamenti di risorse per i collegamenti viari e ferroviari”. A sua volta Biondo (Uil), ha rilevato: “C’è poca attenzione del governo sul tema infrastrutturale, a partire dall’Alta Velocità e dalla Statale 106. Ma c’è anche il tema del sistema aeroportuale, rispetto al quale abbiamo detto al presidente Occhiuto che la battaglia che la Calabria deve fare è il riconoscimento da parte del governo nazionale della continuità territoriale alla Calabria. Chiediamo poi – ha aggiunto Biondo – un segnale molto chiaro dal governo sulla Statale 106, perché non è possibile pensare di modernizzare un Paese lasciando in Calabria un’infrastruttura che risale al 1920”.
Il tema delle infrastrutture, con particolare riferimento alla Statale 106, sarà al centro dei lavori del prossimo Consiglio regionale, in programma in una data da debite tra lunedì 28 febbraio e martedì 1 marzo: all’ordine del giorno dovrebbe essere inserita una mozione con la quale si punta a sollecitare il governo a investire maggiori risorse per la Calabria.