Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

I primari di Lamezia: “Il decreto sulla rete ospedaliera penalizza l’ospedale”

I primari di Lamezia: “Il decreto sulla rete ospedaliera penalizza l’ospedale”

LAMEZIA TERME. Il decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera “penalizza fortemente l’ospedale di Lamezia Terme” dove “viene mantenuto lo stesso numero di posti letto, ma viene depotenziato nei servizi essenziali tanto che il rischio è quello di aver creato una scatola vuota. Da ciò si evince che per questo ospedale non è stata perseguita né voluta una strategia”. E’ quanto si afferma in un comunicato dell’assemblea dei primari dell’ospedale inviato anche al presidente della Regione Mario Oliverio, al commissario ad acta Massimo Scura, al direttore generale del dipartimento Salute Riccardo Fatarella, al dg dell’Asp di Giuseppe Perri, al prefetto Luisa Latella, al procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta ed al sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro. “Con la soppressione della neonatologia – è scritto nella nota – si mette a rischio l’esistenza stessa del punto nascita. Con la soppressione del Servizio trasfusionale viene meno la funzione dell’ospedale inserito nella rete dell’emergenza, con a rischio le funzioni di pronto soccorso, rianimazione, le attività chirurgiche, il punto nascita e conseguentemente dell’ostetricia, con la prospettiva reale che l’ospedale si trasformi nel giro di poco tempo in un luogo di degenza depotenziato. Con la soppressione di microbiologia e il Centro di riferimento regionale della Tbc, viene meno il supporto di un servizio di basilare importanza. Con il ridimensionamento del laboratorio analisi a struttura semplice, senza poter eseguire esami più complessi, viene meno il supporto essenziale ed efficace all’attività clinica e di diagnosi. Con il forte ridimensionamento dell’anatomia patologica si causano gravi disservizi. L’aggregazione o la soppressione di varie unità operative (malattie infettive, otorino, oculistica, dermatologia, nefrologia, ecc.) è evidente che gli utenti di questo vasto comprensorio, dovranno recarsi altrove anche per banali interventi ambulatoriali. Con la mancata attivazione dell’Emodinamica si lascia un reparto di Cardiologia monco. In assenza delle nomine dei primari mancanti da oltre 10 anni si è verificato un progressivo decadimento delle funzioni di questo ospedale, nonostante l’abnegazione e l’impegno del residuo personale rimasto in servizio, che, pur penalizzato dal mancato turnover, quotidianamente è impegnato a dare risposte a tutto il territorio. Esiste la sensazione che i dati numerici delle prestazioni erogate non vengano tenuti nella giusta considerazione se non addirittura ignorati per rispondere a logiche politiche riorganizzative determinate da altri convincimenti. Questo piano non comporta riduzione di spesa, ma porterà ad aumentare la mobilità degli utenti. La soppressione o il forte ridimensionamento dei Servizi indebolirà definitivamente questo ospedale e pertanto viene a mancare la sicurezza per tutti gli operatori sanitari che devono prendersi cura dell’utenza”. “Ci si chiede – concludono i primari – per quale motivo devono esserci differenze così marcate tra ospedali spoke della stessa regione, con evidente disparità di valutazioni relativamente alla dotazione sia di strutture operative che di servizi. Siamo ovviamente disposti a qualsiasi confronto tecnico, nella convinzione che il dialogo e l’ascolto possano portare a riconsiderare una materia così delicata quale la salute dei cittadini e le risorse ad essa destinate”.

 

 

 

desk desk