Si è insediato a Catanzaro il nuovo Procuratore Capo Nicola Gratteri: “Servono più uomini e mezzi, ma sono fiducioso”
CATANZARO. Si è insediato lunedì mattina il nuovo procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri. La cerimonia si è svolta nel palazzo di giustizia del capoluogo calabrese, in una sala gremita di giudici e magistrati, ma anche di avvocati, cittadini e tanti giornalisti. A presiedere la cerimonia è stato il presidente del Tribunale, Domenico Ielasi, il quale ha rivolto gli auguri all’ormai ex procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ricordando “i problemi logistici” e la “carenza di organico” che caratterizzano gli uffici distrettuali, sia come procura che giudicanti, di Catanzaro. Dopo la firma di Gratteri sull’atto di nomina, sono iniziati gli interventi istituzionali. Il procuratore generale Raffaele Mazzotta si è rivolto a Gratteri con parole di grande apprezzamento: “Sono sicuro che farai molto bene”, ha detto rivolgendosi a Gratteri. Dopo avere evidenziato le emergenze della giustizia del capoluogo calabrese legate soprattutto alla carenza di organico, Mazzotta ha proseguito: “In questo distretto esiste una complessa realtà di ‘ndrangheta, c’è una tradizione storica che non è seconda nemmeno al Reggino ed esiste almeno un’ organizzazione di ‘ndrangheta in ogni paese. Senza la possibilità di liberarsi della ‘ndrangheta, la Calabria non ha futuro, per questo – ha proseguito – serve un forte scatto di orgoglio e dobbiamo dare una risposta alla domanda di legalità che viene dalla popolazione”. Particolarmente commosso l’intervento del procuratore facente funzioni Giovanni Bombardieri, che ha guidato la Procura dopo la fine del periodo in cui è stata guidata da Vincenzo Antonio Lombardo, presente in aula. “Vogliamo approfittare delle tue relazioni e della tua credibilità – ha affermato rivolgendosi a Gratteri – sapendo che con la tua capacità di coinvolgimento saprai entusiasmare i colleghi, a partire da quelli più giovani”. A Gratteri hanno rivolto il saluto istituzionale anche Sandro Dolce, magistrato della Direzione nazionale antimafia, la camera penale e l’ordine degli avvocati di Catanzaro. “Noi dobbiamo cercare non solo di essere, ma anche di apparire, indipendenti e distanti. Non possiamo andare così avanti nel rapporto. Già la gente dubita di noi e pensa che siamo di parte. Non penso che un magistrato debba fare politica attiva”. Lo ha detto il neo procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, rispondendo alle domande dei giornalisti, al termine della cerimonia di insediamento, rispetto alle polemiche che in questi giorni hanno coinvolto il Csm e l’Anm per la partecipazione ad iniziative politiche dei magistrati. A scatenare la polemica era stata la partecipazione del procuratore di Torni, Armando Spataro, ad iniziative per il “no” al referendum sulle riforme costituzionali. “E’ semplice risolvere il problema, basta informatizzare il processo penale. E’ solo una questione di volontà politica, basta solo che il Parlamento decida di utilizzare parte del mio elaborato per potere accelerare i processi e abbattere i tempi anche del 50,60 per cento”, ha detto ancora il neo procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, rispondendo alle domande dei giornalisti rispetto alla necessità di velocizzare i tempi dei processi e della giustizia in Italia. Nonostante le schermaglie che ci sono state, è da febbraio che so che sarei venuto a Catanzaro. Ero diventato mediaticamente ingombrante, e quindi mi hanno dato Catanzaro”. Lo ha detto il neo procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel suo intervento di insediamento alla guida della Procura distrettuale del capoluogo calabrese, sottolineando la sua promozione a capo di una procura importante come quella catanzarese. Gratteri ha anche voluto esprimere alcuni ringraziamenti rispetto al suo nuovo incarico, sottolineando la presenza all’insediamento di Massimo Forciniti, consigliere del Consiglio superiore della magistratura: “Insieme al consigliere Galoppi hanno creduto in me sin dal primo momento; fu lui a propormi per primo l’idea di Catanzaro”. Parole di apprezzamento sono state rivolte dal neo procuratore anche nei confronti dell’arcivescovo di Catanzaro, Vincenzo Bertolone, presente in aula: “La sua presenza oggi è importante perché mi permette di sfatare la leggenda che io sia contro la chiesa per avere scritto il libro ‘Acquasantissima’”. “Ho incontrato in questi ultimi tempi sia il Ministro Delrio che il direttore generale del Demanio, c’è la loro disponibilità e ci sono i soldi, dieci milioni di euro, per trasformare l’ex ospedale militare di Catanzaro nella sede della Procura della Repubblica”. Lo ha reso noto il neo procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel suo intervento per la cerimonia di insediamento. La soluzione sarebbe necessaria per superare le difficoltà logistiche degli uffici della Procura: “C’è solo un problema locale – ha aggiunto Gratteri – dal momento che il palazzo ha anche una destinazione per usi civici, ma lo dobbiamo superare subito con la collaborazione che deve esserci nel rispetto dei ruoli. La decisione spetta ad un magistrato della Corte d’Appello che conto di incontrare nei prossimi giorni, ma sia chiaro – ha ammonito il neo procuratore – se non si diventa ragionevoli proporrò di costruire il palazzo di giustizia a Germaneto, tra la Regione e l’Università, così rischieremo di svuotare il centro di Catanzaro. Sta a noi non farne una questione di pennacchio, ma di realismo, visto che quell’immobile è chiuso da dieci anni”. Secondo Gratteri, “se si sposta il palazzo di giustizia di Catanzaro si fa la fame, i cittadini sono intelligenti e lo sanno. Cerchiamo di essere elastici e di interpretare la norma. Possiamo utilizzare la chiesa sconsacrata per sala convegni e mostre, ci sono tanti altri luoghi d’incontro per la città”. “Entro pochi mesi la pianta organica sarà aumentata, stiamo trattando, si sta mercanteggiando sui numeri, ma si farà. Ho visto apertura da parte del Ministro Orlando”. Lo ha detto il neo procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel suo intervento. Dopo avere ricevuto diverse richieste di intervento, sia per gli uffici della Procura che per quelli giudicanti, afflitti da una carenza di organico ormai atavica, Gratteri ha puntualizzato il suo impegno: “Sono fiducioso perché ogni volta che sono stato a Roma in questi ultimi mesi ho sempre posto questo problema. In questa Procura non partiamo da zero, ma con questi numeri non andremo da nessuna parte”. Gratteri ha anche lodato il lavoro portato avanti dal procuratore facente funzioni Giovanni Bombardieri: “Sarà il mio vicario, il mio uomo di fiducia. E’ un uomo onesto, nato in una famiglia onesta. Sono leggermente ottimista per il futuro”.