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Giunta regionale: “Aumentare la produzione di grano per far fronte alle conseguenze della carenza sui mercati a causa della guerra”

Giunta regionale: “Aumentare la produzione di grano per far fronte alle conseguenze della carenza sui mercati a causa della guerra”

 

Aumentare la produzione interna per far fronte alle conseguenze della carenza sui mercati di grano ed altre varietà di cereali a causa della guerra in Ucraina. Lo ha stabilito la Giunta regionale della Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. L’esecutivo, “preso atto – é detto in una nota – della grave crisi anche agroalimentare derivante dal conflitto in territorio ucraino, dopo avere già pianificato nei giorni scorsi interventi finalizzati a favorire l’accoglienza dei profughi ucraini, si è impegnato ad attuare provvedimenti utili a fronteggiare la contrazione dell’offerta di cereali per l’alimentazione e l’allevamento sul mercato italiano. Gli eventi bellici hanno ridotto sensibilmente la disponibilità di cereali, con forte aumento di prezzi, a causa anche del contingentamento delle principali importazioni legate al mondo agroalimentare provenienti da Russia, Ucraina e da diversi Paesi dell’Est Europa, alcuni dei quali, come l’Ungheria, hanno deciso di bloccare le vendite all’estero, mentre la produzione italiana è scesa ad una copertura scarsa del 50% del fabbisogno”. Per questi motivi, la Giunta ha deliberato “di reperire in Calabria terreni seminativi o con vocazione seminativa, al fine di promuovere l’autosufficienza della produzione calabrese e sostenere così anche il livello della produzione nazionale”. “Di fronte all’eventualità che il conflitto possa protrarsi – ha detto l’assessore Gallo – abbiamo deciso di favorire un aumento della produzione interna. Siamo consapevoli che la questione non potrà essere risolta se non attraverso azioni di più ampio respiro, a livello europeo ed internazionale, ma intendiamo comunque offrire un contributo nella ricerca di ogni possibile soluzione, nella consapevolezza che l’obiettivo primario resta comunque il ristabilimento della pace, anzitutto a tutela di milioni di vite umane”.

“A curare ogni adempimento e la realizzazione delle azioni programmate – ha aggiunto l’assessore Gallo – sarà l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, sia per le specifiche finalità che è chiamata ad assolvere, sia per il fatto di essere titolare di un ampio patrimonio di superfici agricole seminative, destinate a produzioni non essenziali o al momento non utilizzate per promuovere colture cerealicole ad uso alimentare o zootecnico”. “A tale proposito – si aggiunge nel comunicato – proprio Arsac è stata ora chiamata ad individuare all’interno del patrimonio aziendale, nel volgere di pochi giorni, tutte le superfici agricole seminative idonee a divenire oggetto di un’immediata riconversione già nell’attuale annata agraria e di ricercare altresì, mediante apposito avviso pubblico, imprese agricole e zootecniche da coinvolgere nell’iniziativa”.

 

 

 

 

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