Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Gimbe sull’autonomia: “Al sud la sanità andrà ko”

Gimbe sull’autonomia: “Al sud la sanità andrà ko”

Non solo “porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno, ma darà anche il colpo di grazia al Ssn, causando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti”. A prevedere le conseguenze dell’autonomia differenziata è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, illustrando i risultati del report ‘L’autonomia differenziata in sanità’ che esamina le criticità del ddl Calderoli approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, e analizza il potenziale impatto sul Ssn delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di “tutela della salute”. Previsioni a tinte fosche, quelle della Fondazione, che fanno parlare il Pd “di bomba a orologeria su Sud e Ssn” e di “ragioni sufficienti per fermare l’autonomia differenziata”. Nel report Cartabellotta ricorda “gli enormi divari in ambito sanitario tra il Nord e Sud del Paese, documentati dal 2010, che sollevano preoccupazioni sull’equità di accesso alle cure”. Numerosi gli esempi al riguardo fatti dal presidente della Fondazione Gimbe: nessuna regione del Sud nella top 10 dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel decennio 2010-2019; una mobilità sanitaria dal Centrosud al Nord, con tutte le regioni del Sud, con la Calabria in prima linea e ad eccezione del Molise, che hanno accumulato in totale un saldo negativo pari a 13,2 miliardi di euro nel periodo 2010-2021. “Complessivamente questi dati -aggiunge Cartabellotta- confermano che in sanità persistono inaccettabili diseguaglianze tra i 21 sistemi sanitari regionali. L’attuazione di maggiori autonomie in sanità, richieste proprio dalle Regioni con le migliori performance sanitarie, non potrà che amplificare le diseguaglianze già esistenti”. Ma a rischio non è solo il meridione, L’ulteriore indebolimento dei servizi sanitari nel Mezzogiorno, infatti, rischia di generare un “effetto paradosso” nelle ricche regioni del Nord che, per la grave crisi di sostenibilità del Ssn, non possono aumentare in maniera illimitata la produzione di servizi e prestazioni sanitarie. Di conseguenza un massivo incremento della mobilità verso queste regioni rischia di peggiorare l’assistenza sanitaria per i propri residenti. La Fondazione Gimbe conclude rinnovando la richiesta di eliminare la tutela della salute dalle maggiori autonomie.

 

 

 

 

desk desk