Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Gestivano abusivamente rifiuti tossici: rischia la prescrizione il processo “Poison”

Gestivano abusivamente rifiuti tossici: rischia la prescrizione il processo “Poison”

VIBO VALENTIA. Rischia la prescrizione il processo “Poison” che vede 12 persone accusate di aver provocato un disastro ambientale gestendo abusivamente 127mila tonnellate di rifiuti industriali tossici provenienti da Brindisi e poi finiti illegalmente, dal 2000 al 2007, negli impianti della discarica “Fornace tranquilla” di San Calogero. Il presidente del Tribunale monocratico di Vibo Valentia, Lucia Monaco, designata dopo oltre un anno di stasi del processo per mancanza di giudici, si è infatti astenuta dalla trattazione poiché incompatibile avendo già fatto il gip nello stesso procedimento. Spetterà ora al presidente del Tribunale, Antonio Di Marco, designare un nuovo giudice non incompatibile. L’ultima udienza si era celebrata 28 aprile, anche questa subito rinviata per un’omessa notifica del decreto del giudizio agli imputati. La precedente udienza era stata invece fissata per errore al 20 aprile 2014, giorno di Pasqua, con il Tribunale chiuso. Ancora prima, il 25 novembre 2013 il processo, mai partito, era stato rinviato ad aprile 2014 per carenza di giudici. Il giro d’affari al centro dell’inchiesta si aggira sui 18 milioni di euro perché tanto, secondo l’accusa, sarebbe costato il regolare smaltimento dei rifiuti a Brindisi, Priolo Gargallo e Termini Imerese. Sui ritardi nella celebrazione del processo, negli scorsi mesi vi erano state pure delle interrogazioni parlamentari del M5S.

 

desk desk