Gallo: “Adeguare l’indennità per gli emotrasfusi infettati”

Il capogruppo della Casa delle Libertà, Gianluca Gallo, ha presentato un’interpellanza al presidente della Giunta regionale sul tema delle trasfusioni con sangue infetto. “In Calabria – scrive Gallo nell’interpellanza – sono più di mille i cittadini infettati dal virus dell’epatite, o dell’Hiv, per trasfusioni errate, interventi chirurgici sbagliati o per infortuni sul luogo di lavoro, per lo più in cliniche e ospedali. Lo Stato, attraverso la legge numero 210 del 1992, riconosce loro un’indennità, che è stata periodicamente rivalutata, fino al 2010, quando il governo nazionale, con la Legge Finanziaria, ha cancellato la previsione della rivalutazione periodica. Con sentenza del novembre 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la Legge Finanziaria nella parte in cui prevedeva il blocco della rivalutazione delle indennità di cui alla legge 210/1992, stabilendo – prosegue il capogruppo della Cdl – che il relativo importo vada invece rivalutato nella sua interezza, secondo il tasso di inflazione programmato, e quindi anche nella componente più cospicua rappresentata dalla somma corrispondente all’indennità integrativa speciale”. Nell’atto di sindacato ispettivo Gallo spiega come “allo stato, con riferimento alla più recente annualità maturata, l’indennità in questione risulta essere stata liquidata solo nella sua prima tranche. A ciò s’aggiunge che la corresponsione dell’indennità avviene quasi sempre con ritardo, a quanto pare per l’insufficienza di personale assegnato alla trattazione delle relative pratiche da parte dell’ufficio regionale competente. Da più parti – sostiene poi Gallo – si lamenta, altresì, la scelta di procedere al pagamento con cadenza bimestrale, anziché mensile, con negative ripercussioni su cittadini e famiglie costrette ad affrontare quotidianamente esorbitanti spese mediche. Inattuata è rimasta la dichiarazione di intenti del Governo nazionale di procedere ad una rivalutazione dell’indennità”. Con l’interpellanza, deposita in Consiglio regionale, Gallo chiede al presidente della Giunta “se il Governo regionale sia a conoscenza della situazione; se e come la Giunta regionale, al fine di evitare ritardi nel pagamento delle stesse, intenda adoperarsi per consentire il potenziamento degli uffici regionali deputati al trattamento delle pratiche di liquidazione delle indennità dovute ai cittadini infettati dal virus dell’epatite, o dell’Hiv, per trasfusioni errate, interventi chirurgici sbagliati o per infortuni sul luogo di lavoro, per lo più in cliniche ed ospedali, assicurando altresì la celere corresponsione della seconda tranche dell’adeguamento Istat; quali iniziative la Giunta regionale intenda assumere – conclude il capogruppo della Casa delle Libertà – per addivenire, nel confronto col Governo nazionale, alla liquidazione con cadenza mensile dell’indennità in questione e ad un suo adeguamento”.