Galati: “Sulla chiusura del carcere di Lamezia centrosinistra irresponsabile”

CATANZARO. “Rimango sconcertato dal comportamento del Governo di centrosinistra che con il decreto del 22 aprile ha soppresso la casa circondariale di Lamezia Terme, già sostanzialmente non operativa da circa un anno”. Lo afferma, in una nota, Giuseppe Galati, deputato e vicecoordinatore regionale di Forza Italia. “Più di un anno fa – aggiunge – avevo presentato al Ministro della Giustizia un’interrogazione per chiedere lumi sulle operazioni di sgombero che erano in corso nella casa circondariale di Lamezia Terme, con trasferimento dei detenuti e di personale di polizia penitenziaria in altri istituti carcerari. Ho sottolineato al Ministro la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza e legalità in una città impegnata in una decisa e dura lotta contro la criminalità organizzata. Ho sollecitato l’attenzione del titolare del dicastero di via Arenula anche alla grave crisi del sistema carcerario italiano in termini di sovraffollamento e al ruolo strategico della città di Lamezia Terme e del suo vasto comprensorio in tutto il contesto regionale. Tutte motivazioni che contrastavano con la chiusura della casa circondariale di Lamezia”. “Ho constatato – dice ancora Galati – un grave atteggiamento di chiusura da parte del Ministro nell’avviare un confronto sull’argomento, comportamento che si è riproposto negli ultimi tempi quando il 22 aprile il guardasigilli Orlando ha firmato il decreto di soppressione del carcere di Lamezia senza consultare, almeno per quanto mi riguarda, la rappresentanza istituzionale del territorio interessato. È incredibile, inoltre, quanto emerge dal decreto su un’ipotetica condivisione della chiusura del carcere manifestata al Provveditore regionale della Calabria da parte del sindaco Speranza, circostanza smentita dal primo cittadino di Lamezia. Comunque vada, a prescindere dall’accertamento della verità, ci troviamo di fronte ad una situazione grottesca e paradossale. Ancora una volta il centrosinistra, a livello governativo e parlamentare, ha dimostrato una scarsa sensibilità verso i problemi della legalità e della sicurezza nel Mezzogiorno ed in particolar modo in una città come Lamezia Terme, dove le prospettive di sviluppo economico sono frenate da forme diffuse di illegalità. Debellare il malaffare è condizione indispensabile per attivare prospettive nuove per la città, ma occorrono segnali forti da parte del Governo e della maggioranza di centrosinistra che fino ad oggi hanno abbandonato la città al suo destino”. “Mi attiverò immediatamente – conclude il deputato – per avere dal ministro Orlando spiegazioni su quanto accaduto e per avere lumi sul prossimo impiego della struttura: è inammissibile che la città venga privata di presidi di legalità e sicurezza”.

 

 

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