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Gal Terre vibonesi e Libera promuovono una premialità per chi denuncia

Gal Terre vibonesi e Libera promuovono una premialità per chi denuncia

 

Premialità nei bandi per gli imprenditori che denunciano le vessazioni della ‘ndrangheta. Questo l’annuncio del Gal Terre Vibonesi e di Libera a sostegno delle imprese resistenti. Le due associazioni mettono quindi in campo un’azione concreta per sostenere gli imprenditori che si ribellano e denunciano il racket e l’usura. A coloro che sono vittime di atti di criminalità organizzata, fatti usurari ed estorsivi, sarà assegnato un 10% in più nella griglia di punteggio, garantendogli di fatto una corsia preferenziale. Un’iniziativa che prende spunto dall’input di Nino De Masi, esempio di coraggio e imprenditore libero, e in parallelo alla proposta di legge che sta studiando la Regione. “È un atto concreto di vicinanza a chi denuncia -afferma il presidente del Gal Terre Vibonesi, Vitaliano Papillo – un segnale chiaro a tutto il territorio. È giusto aiutare chi ha affrontato situazioni pesanti che hanno stravolto la vita familiare e lavorativa. Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di usare i propri strumenti per mandare questi segnali”. Un’iniziativa in parallelo a quella della Regione, ma che si basano “su due piani differenti, perché c’era il rischio che i nostri bandi restassero fuori dalla proposta. Serve intraprendere le stesse azioni a livello territoriale”. L’intervento avviene in un momento importante per il Gal, in cui si costruisce il piano di sviluppo locale fino al 2027 da presentare alla Regione, a dimostrazione che “non si tratta di una singola azione, ma di una scelta consapevole nel medio-lungo periodo. Lo stimolo – continua Papillo – ce l’ha dato proprio Nino De Masi con le sue parole. Voglio ringraziare Libera per la sua sensibilità e per la sua concretezza, fondamentale in questo territorio, che la vede protagonista in prima linea in battaglie per la legalità”. Il presidente del Gal annuncia anche una novità, ovvero l’ampliamento dei settori coinvolti dai bandi: “Questa volta il Gal non si occuperà soltanto di agricoltura, ma includerà anche le altre attività produttive, probabilmente più colpite dai fenomeni del racket e dell’usura”. Esprime soddisfazione anche il referente regionale di Libera Giuseppe Borrello: “Il nostro è un territorio che conta poche denunce, ma le indagini confermano l’alta presenza di racket e usura. Per questo si tratta di un messaggio importante, ovvero che adesso denunciare conviene. Chi lo fa compie una scelta giusta non solo per sé stesso, ma per tutta la comunità”. Un’azione che vuole contrastare anche “l’isolamento sociale di cui spesso sono vittime, oltre alle minacce, gli imprenditori che denunciano. Questa premialità va invece nel senso opposto: dimostrare vicinanza a chi si ribella. Noi cerchiamo di farlo da anni con la campagna “La libertà non ha pizzo””. Il referente regionale di Libera, in conclusione, sottolinea nuovamente la sinergia con il Gal: “È una realtà importante per lo sviluppo del nostro territorio, tante altre iniziative sono in cantiere”.

 

 

 

 

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