Fratellini ricoverati per i maltrattamenti: arrestato il compagno della mamma

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari per un’altra causa ed oggi è stato portato in carcere. I piccoli vivevano con la mamma nella casa dell’uomo ed è qui, secondo l’accusa, che si sarebbero compiute le violenze. Nei suoi confronti, riferiscono gli investigatori, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza quale autore materiale delle lesioni. Dagli accertamenti compiuti con l’escussione di testimoni, l’acquisizione di documentazione sanitaria e ulteriori riscontri, “sono stati ottenuti rilevanti e concordanti elementi”.
La vicenda ha preso il via il 19 gennaio scorso, quando il più grande dei fratellini, dopo essere stato portato dalla madre nell’ospedale di Paola, è stato trasferito in quello di Cosenza per un’infiammazione. I medici avrebbero voluto ricoverarlo, ma contro il loro parere, la madre lo aveva riportato a casa, salvo poi tornare in ospedale il 25. Questa volta il ricovero c’è stato ed i medici hanno scoperto che il piccolo, oltre all’infiammazione presentava anche lesioni alle costole e una clavicola rotta. Alla luce di questo quadro clinico, i carabinieri, la sera del 30, sono andati a prendere il fratellino. Portato in ospedale a Cosenza gli è stata riscontrata una frattura pregressa al braccio sinistro, una più recente al braccio destro – operata nei giorni scorsi – oltre a escoriazioni e lesioni varie.
Contestualmente, i carabinieri hanno notificato alla madre ed alla nonna dei bimbi un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai bambini emesso dal gip, contestando alle due donne, indagate in stato di libertà, i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Fin da subito, comunque, gli investigatori hanno incentrato i loro sospetti sul compagno della madre, ritenuto l’autore materiale dei maltrattamenti. Mamma e nonna, invece, sarebbero responsabili di reticenze e connivenze che non avrebbero fatto emergere in precedenza le violenze.
Il Tribunale dei minorenni di Catanzaro, intanto, il 13 febbraio prossimo, dovrà decidere se confermare il provvedimento, emesso in via provvisoria, di sospensione dall’autorità genitoriale di madre e padre biologico – che risulta estraneo alla vicenda – e l’affidamento ai servizi sociali dei piccoli.