Forestali Cosenza, problemi con la cassa integrazione. I sindacati: «Risolvere al più presto le anomalie»
I segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil, Flai Uila Uil della provincia di Cosenza denunciano “diverse anomalie che molti lavoratori forestali hanno riscontrato nella liquidazione delle ultime mensilità”. Nello specifico, si fa rilevare in un documento, “i dipendenti dei cantieri forestali della provincia di Cosenza posti in cassa integrazione salariale (Cisoa), a causa della diffusione del contagio da Covid-19, non avrebbero ricevuto quanto dovuto.
Tante sono le criticità che sono emerse – spiegano Pisani (Fai Cisl), Nicoletti (Flai Cgil Cosenza), Lanciano (Flai Cgil Pollino) e De Gregorio (Uila Uil) – molti lavoratori stanno ricevendo il trattamento di integrazione salariale in ritardo, altri lo ricevono solo in parte, inoltre sono anche rimasti esclusi lavoratori che percepiscono prestazione di pensione”.
Il problema, si sottolinea, “è legato a calcoli sbagliati da parte dell’Inps, che si occupa di erogare la parte più consistente della Cisoa, ma c’è bisogno di intervenire al più presto e corrispondere quanto dovuto. Molte famiglie sono in grandissima difficoltà, alcuni attendono addirittura la mensilità di novembre, ed è evidente che in questo modo non si può continuare, non sono più tollerabili né sostenibili ulteriori ritardi e mensilità parziali. Tanti nostri iscritti, ogni giorno, ci comunicano che non riescono ad andare avanti, sono padri e madri di famiglia, non arrivano a fine mese pur avendo un lavoro a tempo indeterminato. Siamo vicini a loro, comprendiamo la rabbia e la frustrazione che stanno vivendo, per questo chiediamo un intervento immediato e risolutivo, perché la situazione rischia davvero di diventare esplosiva. Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che questo ulteriore appello non resti inascoltato, in caso contrario saremo costretti a prendere decisioni per intraprendere azioni forti insieme ai lavoratori e alle nostre federazioni regionali che hanno in diverse occasioni già sollevato il problema ad Enti gestori e sede regionale dell’Inps».