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Fondi Ue a rischio revoca, la Cgil: “I nostri timori erano fondati”

CATANZARO. “Ancora una volta le denunce della Cgil Calabria hanno colto nel segno: i ritardi nella spesa sui fondi comunitari confermano le preoccupazioni da noi espresse in più occasioni. I proclami e le rassicurazioni dell’ex governatore Giuseppe Scopelliti e dell’assessore Giacomo Mancini, infatti, oggi si scontrano con la dura realtà dei fatti. I ritardi nella spesa dei fondi Ue, riportate nell’edizione odierna dal Quotidiano del Sud, certificano una verità incontestabile che la Cgil rileva ormai da tempo”. E’ quanto si legge in una nota della segreteria regioale del sindacato. “I ritardi accumulati – è scritto – sono frutto di scelte sbagliate, dannosi temporeggiamenti, inesattezze; i calabresi rischiano nuovamente di pagare le conseguenze delle politiche adottate dalla giunta Scopelliti. La Cgil Calabria, unica voce fuori dal coro, ha costantemente invitato l’ex governatore e l’assessore Mancini a invertire la rotta per evitare che la programmazione 2007-2013 andasse ad aggiungersi agli insuccessi che da sempre caratterizzano i finanziamenti europei in Calabria”. Secondo la Cgil Calabria, “sono principalmente tre le colpe della giunta regionale, a cominciare dal tempo sprecato inutilmente nella riprogrammazione dei fondi. La giunta Scopelliti, infatti, – prosegue la nota – ha perso un anno nella riprogrammazione dei fondi che non erano stati impiegati dal precedente esecutivo Loiero. C’è da rilevare poi l’inspiegabile rifiuto opposto da Scopelliti all’intervento dell’apposita task force governativa. L’ex governatore, difatti, ha sempre negato i ritardi e, di conseguenza, la necessità di un sostegno da parte della task force governativa. Un sostegno auspicato, al contrario, dalla Cgil Calabria. L’assessore Mancini, inoltre, -secondo la CGil – ha ripetutamente escluso il ricorso ai progetti sponda, scontrandosi ancora una volta con le denunce della Cgil Calabria e con la realtà dei fatti che ora emergono con chiarezza. I progetti sponda sono dei progetti di enti o istituzioni nati in ambiti diversi dai fondi comunitari che, oggi, la giunta regionale vuole finanziare con quei soldi europei che la Calabria rischia di perdere. Il quadro è stato peggiorato dall’azione di Confindustria che, invece di formulare proposte concrete, ha sempre cercato di fare pressioni lobbistiche sul governo regionale. L’incapacità dimostrata per l’ennesima volta dalla giunta Scopelliti e, in particolare, dall’assessore Mancini – continua il sindacato – costringeranno il prossimo governo regionale a una corsa contro il tempo per non perdere i fondi Ue: da qui al 31 dicembre 2015 bisognerebbe spendere un miliardo e trecento milioni di euro. Per non aggravare ulteriormente la situazione, la Cgil Calabria chiede alla giunta di centrodestra di fermarsi, di lasciare che dei fondi strutturali si occupi la prossima giunta regionale. La Cgil Calabria, infatti, – è scritto – teme che i progetti sponda possano diventare uno strumento scorretto e sleale da utilizzare in campagna elettorale”.

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