Fondazione Calabresi nel mondo, Magno: “Pagare gli arretrati”
CATANZARO. “Gli ex lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel Mondo hanno il sacrosanto diritto di ricevere il pagamento delle mensilità arretrate risalenti al 2014 e 2015”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale, Mario Magno, in un ordine del giorno presentato a palazzo Campanella che impegna il presidente ed il vice presidente della Giunta regionale. “Non può essere mortificata la dignità e non possono essere lesi i diritti di giovani professionisti e lavoratori che hanno investito tempo ed energie – aggiunge Magno – in un progetto in cui hanno creduto. Gli ex lavoratori dell’Ente in house regionale, in gran parte presenti nei locali della Fondazione ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 17, lamentano, infatti, il mancato pagamento delle spettanze arretrate risalenti agli ultimi quattro mesi del 2014 e parte del 2015, essendo state ad essi corrisposte solo il 30% di queste spettanze. Va ricordato che la Fondazione dei Calabresi nel Mondo – osserva il consigliere regionale – è stata messa in liquidazione ai sensi della D.GR n. 312 del 27/08/2015 e del D.PGR N°82 del 8/09/2015 e l’avvocato Mariano Calogero, nominato Commissario Liquidatore dalla Regione Calabria, aveva il compito di portare a termine le operazioni relative alla liquidazione dell’Ente in house entro il 31-12-2015. Questo impegno è stato disatteso in quanto, a tutt’oggi, agli ex lavoratori non sono state corrisposte le spettanze arretrate. La liquidazione dell’Ente in house regionale potrà, infatti, considerarsi effettivamente conclusa solo quando saranno soddisfatti tutti i creditori ed in maniera particolare quelli privilegiati come gli ex lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel Mondo. Non comprendo come mai la legge regionale del 27 dicembre 2016 n. 44 (legge di stabilità regionale 2017), approvata dal Consiglio, non abbia destinato alcuna risorsa per pagare gli stipendi arretrati agli ex dipendenti della Fondazione dei Calabresi nel Mondo. Ora si sopperisca a tale inadempienza: i lavoratori – conclude Magno – hanno diritto di ricevere le spettanze non corrisposte”.