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Firmato il contratto della scuola: previsti aumenti fino a 190 euro

Firmato il contratto della scuola: previsti aumenti fino a 190 euro

Aumenti fino a 190 euro, maggiori tutele per i precari, introduzione del lavoro agile e certificazione dei docenti tutor e orientatori. Questi i punti principali del nuovo contratto scolastico firmato oggi dalle organizzazioni sindacali, ad eccezione della Uil che ha evidenziato dubbi e lacune. Soddisfazione, invece, è stata espressa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dal collega della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. “Si tratta – ha detto quest’ultimo – di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese”. Il contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’istruzione e della ricerca coinvolge oltre un milione di dipendenti e prevede aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti e di 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Riconosciuta, poi, al personale precario docente e Ata una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari. A ciò si aggiunge anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti. Particolare attenzione è stata posta anche al personale Ata, con un riordino delle aree offrendo opportunità di sviluppo professionale a una platea di circa 182 mila dipendenti. “Il nuovo contratto – ha detto Valditara – segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata. Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente”. Soddisfazione per il rinnovo è stata espressa dalla Cgil che, per bocca del suo segretario Maurizio Landini, ha parlato di “risultato importante”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Cisl. “Un risultato importante – afferma la segretaria Scuola, Ivana Barbacci -, che consente di puntare ora l’attenzione sul rinnovo del triennio già in corso”. L’unica voce contraria è quella della Uil che ha deciso di non firmare il rinnovo sollevando dubbi su alcuni aspetti tra cui “il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali”. “I contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso”, ha chiosato il segretario Giuseppe D’Aprile.

 

 

 

 

 

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