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Ferro (Fdi): “La Svimez conferma che il Sud subisce una diaspora”

CATANZARO. “Il Sud Italia sta subendo una vera e propria diaspora. Sono andate via quasi due milioni di persone in sedici anni, di cui la metà giovani: le regioni meridionali continuano a perdere la loro linfa vitale mentre si allarga sempre più il divario con il Nord del Paese. L’anticipazione del rapporto Svimez, che conferma i dati preoccupanti resi noti qualche mese fa da Bankitalia, mostra uno scenario devastante di fronte al quale il decreto dignità evidenzia tutta la propria inadeguatezza”. É quanto afferma, in una dichiarazione, il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Wanda Ferro. “Secondo la Svimez – prosegue Ferro – il Sud è penalizzato soprattutto dalla riduzione degli investimenti pubblici per 4,5 miliardi: ci sono opere che attendono di essere realizzate da oltre mezzo secolo. C’è poi una inefficienza della pubblica amministrazione che frena lo sviluppo, e anche in quei settori in cui si registra un incremento dell’economia, non c’è una parallela crescita della qualità del lavoro: i contratti sono quasi sempre precari, e caratterizzati da una bassissima retribuzione. Il Sud è la patria dei working poor, di coloro che lavorano con retribuzioni da fame. Per questo abbiamo chiesto al governo di modificare il decreto dignità inserendo incentivi per le aziende che investono al Sud e per quelle che assumono con contratti a tempo indeterminato. Alla grave situazione economica, destinata a peggiorare nel 2019, si aggiunge una forte carenza dei servizi volti a garantire i diritti fondamentali dei cittadini, a partire dalla tutela della salute. Al Sud non sono assicurati i livelli essenziali d’assistenza, e anziché investire sulla crescita delle strutture sanitarie meridionali si preferisce dirottare le risorse verso le regioni del centro-nord, che hanno fatto della spesa per mobilità passiva delle regioni del Sud una voce strutturale del proprio bilancio”. “I pazienti continuano così ad affrontare i faticosi viaggi della speranza – sostiene ancora la parlamentare di FdI – per ricevere cure adeguate, mentre le famiglie devono fare i conti con le difficoltà economiche oltre che con le preoccupazioni e i disagi. Fratelli d’Italia continuerà a difendere in Parlamento gli interessi delle regioni del Sud, che non hanno bisogno di assistenzialismo, ma di misure realmente capaci di innescare e accompagnare processi in grado di creare sviluppo e occupazione, attraverso gli investimenti infrastrutturali, la valorizzazione delle identità e delle produzioni di eccellenza, il controllo del territorio e il sostegno alle imprese che creano lavoro stabile”.

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