Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Fase 2, Assoturismo: “Riaprire i confini alle regioni vicine alla Calabria”

Fase 2, Assoturismo: “Riaprire i confini alle regioni vicine alla Calabria”

“Noi non pensiamo al fatto che soffriremo questa estate, perché già stiamo soffrendo: tutto il comparto della ricettività è bloccato, fortemente penalizzato, e il sistema dell’intermediazione è azzerato. Da febbraio sarebbero dovute iniziare le prenotazioni, e invece è stato tutto disdetto. Tutto”. Lo dice Vincenzo Farina, presidente regionale di Assoturismo Confesercenti, che chiede la riapertura dei confini della Calabria alle regioni vicine.
“Questa fase due per noi sarà come un bimbo che inizia a camminare: dovremo farlo in maniera cauta, prudenta e soprattutto lenta – dice Farina – e questo significa ragionare ulteriormente in termini di criticità e di difficoltà, perché se non superiamo il grande pericolo che è la paura, l’incertezza, se non iniziamo a trasferire ai nostri potenziali clienti quella che è la tranquillità di un sistema territoriale o di una filiera d’impresa, sicuramente avremo difficoltà per una partenza adeguata. La speranza è che gli esperti, la scienza, la ricerca, ci diano immediati riscontri per trasferire serenità – aggiunge Farina – e chiediamo a tutta la filiera istituzionale di darci supporto per cominciare a muovere i primi passi di questa nuova fase, perché per noi sarà come la prima volta, come iniziare daccapo. Noi diciamo di utilizzare i soldi dove stanno”.

A parere di farina “non è il momento di conservare i soldi o creare meccanismi burocratici che frenino l’utilizzazione dei soldi, perché rimettere in giro il denaro vuol dire consentire alle imprese di rimettere in moto un sistema di servizi – sottolinea il presidente regionale di Assoturismo – e anche assorbire una parte di quella forza lavoro che abbiamo messo in cassa integrazione e noi sappiamo che questa sarà comunque una fase di perdita netta, ma comunque ci serve per fare quel sacrificio che dobbiamo fare tutti per dare un messaggio di speranza e per poter credere nel futuro. I contributi a fondo perduto, come gli indennizzi, – dice ancora Farina – non saranno comunque dei regali perché, per la fiscalità che abbiamo in Italia, nel giro di un anno quello che ci verrà eventualmente dato come indennizzo lo ripagheremo sotto forma di imposte e tasse. Abbiamo manifestato insoddisfazione per quello che è stato fatto finora, anche dall’Europa, perché se ci fanno dei prestiti non ci si può chiedere di rientrare in 5 o 6 anni – dice Farina – perché veniamo già da 10 anni di crisi e non è pensabile di voler trovare aziende senza posizioni deteriorate, come si dice in gergo. E’ come dire che vogliamo trovare qualcosa di caldo in Alaska. “e vogliamo davvero sostenere le imprese che hanno sempre onorato i loro impegni, e che stanno sul mercato da anni – precisa Farina – non basta annunciare di voler fare credito: bisogna creare davvero le condizioni per concedere il credito”.

Infine, un appello ai cittadini calabresi “perché vogliano scoprire o riscoprire il nostro territorio, ma dico anche alle istituzioni – sottolinea ancora Farina – che non possiamo pensare di limitare la prossima stagione estiva solo al turismo regionale: la nostra è una terra che vive sicuramente di turismo di prossimità e pensare di non aprire i confini regionali quantomeno alle regioni del Sud significa – conclude – non creare le condizioni per far ripartire tutte le aziende del settore, che si stanno approcciando ad una riorganizzazione proprio per sfruttare un bacino che, almeno all’80%, è rappresentato da un turismo di prossimità”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

desk desk