Fabio Guerriero sulle proposte di Confartigianato per far ripartire la Calabria

Fabio Guerriero sulle proposte di Confartigianato per far ripartire la Calabria

Ho letto con attenzione le proposte di Confartigianato per far ripartire la Calabria, un documento articolato basato su proposte concrete sulle cose indispensabili da fare per assecondare la nostra Regione ad uscire dalla crisi, e nella fattispecie ad aiutare il mondo imprenditoriale calabrese che di fatto rischia l’estinzione con le conseguenze sociali che potrebbero sopravvenire. Riformare la macchina amministrativa della Regione per molti versi ormai obsoleta è il primo passo verso l’accelerazione di processi di rilancio e cambiamento imprescindibili. Così come la capacità di spesa delle risorse a disposizione è una condizione necessaria per mettere in piedi una progettualità efficiente capace di trasformare in atti e azioni i buoni propositi. Non possiamo che condividere l’auspicio di Confartigianato che la prossima legislatura regionale dovrà imprimere una forte accelerazione a tutta la sua attività, per assicurare quel tempismo oggi necessario in un mercato globale e competitivo in cui le nostre piccole imprese devono misurarsi quotidianamente per sopravvivere e assicurare quella occupazione che per forza di cose deve aumentare in modo esponenziale, in caso contrario si rischia veramente la desertificazione e uno stato sociale molto preoccupante. Per fare questo è indispensabile un contenimento della spesa che non sacrifichi professionalità ed efficienza nell’interesse superiore delle comunità a ricevere servizi di qualità. Diminuzione della pressione fiscale e della tassazione alle imprese che hanno bisogno anche di un accesso al credito facilitato: le piccole e medie imprese artigiane sono, soprattutto in Calabria, l’ossatura di un sistema di produzione e sviluppo da cui ripartire. Facendo tesoro delle proposte di Confartigianato, tutti insieme, abbiamo il dovere di impegnarci per far cambiare passo alla Calabria.

 

 

 

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