Elezioni in Calabria, per le candidature Pd prende quota Eugenio Marino

Per le candidature del Partito Democratico in Calabria sembra prendere sempre più quota il nome di Eugenio Marino, calabrese doc ma da anni trapiantato a Roma. Già responsabile del Pd all’estero è stato tra i protagonisti del successo elettorale de L’Unione nel mondo nel 2006 quando, proprio grazie ai voti degli italiani all’estero, il Governo Prodi riuscì a ottenere la maggioranza al Senato e a governare. E ancora, nel 2013, è grazie al lavoro all’estero di Marino che il PD diventa primo Partito, mentre coi soli voti in Italia il primato sarebbe stato del M5S. Marino, seppur giovane, è un politico di grande esperienza, maturata soprattutto nell’ambito nazionale e internazionale, dove è apprezzato e stimato sia tra le comunità italiane che tra i partner politici internazionali. Intensa la sua attività politica anche al fianco di personaggi come l’ex ministro della cultura francese Aurélie Filippetti, l’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica, il mondo del PT brasiliano che ruota intorno a Lula, i socialisti argentini di Hermes Binner e tanti altri. E costante e fondamentale è stata la sua attività politica anche sul piano dei diritti umani in Sud America quando si è trattato di creare sinergie e collaborazioni in Uruguay col Frente Amplio di Monica Xavier, in occasione del Processo Condor. Costante anche il suo impegno nelle politiche per l’internazionalizzazione dell’Italia e delle imprese italiane. Un impegno che oggi, unito alla statura nazionale e ai rapporti internazionali, alla capacità politica e organizzativa di Marino, potrebbe tornare utile anche al crotonese e alla Calabria con una sua candidatura, nella quale in molti sperano e credono sempre di più. Dentro e, soprattutto, fuori dal Pd. Eugenio Marino è nato a Crotone nel 1973. Vive a Roma con la moglie e tre figli. Ha vissuto a Caccuri fino alla maturità per poi proseguire gli studi a Roma dove si è laureato in Lettere Moderne con una tesi sui rapporti tra letteratura e canzone italiana d’autore, nello specifico su De André, Guccini e De Gregori. La sua passione per la politica è stata precoce, nata nella sezione del Pci del suo paese (dove era iscritto alla Fgci), molto attiva soprattutto negli anni Settanta e Ottanta.