Protesta a Rossano, due operai saliti sulla ciminiera Enel
All’alba di oggi due operai sono saliti sulla ciminiera della centrale Enel di Rossano (Cosenza), alta più di 100 metri, per protestare contro l’azienda esterna per cui lavorano, che si occupa dello smantellamento di una parte della struttura. I due lavoratori lamentano di essere stati licenziati senza motivo, dopo aver prestato servizio per 38 mesi con contratti a tempo determinato intervallati da periodi di disoccupazione. Sul posto ci sono le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.
“Come coordinamento dei Forum del Pd di Cosenza non possiamo non manifestare la nostra vicinanza ai due tecnici specializzati che da stamattina protestano sulle ciminiere della ormai ex centrale termoelettrica di Rossano. Alla disperazione di questi due padri di famiglia si unisce quella di tutti i percettori di cassa integrazione o gli aventi diritto ai 600 euro di contributo per il Covid, ai quali – solo in Calabria, per lentezze strutturali non risolte né dalla crisi né dalla nuova giunta – ancora ad oggi non è stato corrisposto un centesimo”. E’ quanto si legge in una nota del forum Pd di Cosenza. “Insieme ai sindacati ed al fianco di questi due lavoratori – proegue la nota – manifestiamo il nostro sdegno per il mancato revamping della centrale e le lentezze asfissianti del settore ammortizzatori sociali della Regione Calabria. Si faccia in fretta, bene, il proprio dovere e si porti il reddito stanziato dal Governo nelle case dei calabresi, altro che ordinanze col copia e incolla”.
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