Piantagioni di canapa indiana sequestrate nel Reggino: sette in manette
REGGIO CALABRIA. Con l’accusa di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, sette persone sono state raggiunte da un’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip di Locri, su richiesta della locale Procura che ha coordinato un’indagine dei Carabinieri. Per due indagati è stata disposta la custodia in carcere: Giuseppe Brancatisano di 55 anni e S.B., oggi diciottenne ma minore all’epoca dei fatti e quindi condotto in custodia cautelare presso un istituto penale minorile. Quattro indagati sono finiti agli arresti domiciliari: Antonio Brancatisano di 34 anni, Domenico Pelle di 50 anni, Sebastiano Pelle di 21 anni e Michele Strangio di 29 anni. Per Giovanni Giorgi di 35 anni, infine, è stato disposto l’obbligo di dimora e di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. L’operazione, denominata “Jamaica”, ha avuto avvio nel 2014 da un’indagine dei Carabinieri della Stazione di San Luca che hanno agito in stretta collaborazione con i Carabinieri dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, che grazie al personale dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia ha consentito di localizzare in zone impervie dell’Aspromonte numerose piazzole dove venivano coltivate piante di canapa indiana. In tutto sono state sequestrate 9 piantagioni di canapa, per un totale di 1042 piante e 21 kg di marijuana già essiccata, che avrebbe permesso di ricavare 173.662 dosi da immettere sul mercato per un valore di oltre un milione di euro.