Tendopoli di San Ferdinando, ordinato lo sgombero

Tendopoli di San Ferdinando, ordinato lo sgombero

 

SAN FERDINANDO. Sgombero immediato della tendopoli di San Ferdinando per la bonifica e la demolizione. L’ha ordinato il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, con un provvedimento sindacale firmato mercoledì e che punta a chiudere l’emergenza scattata intorno alla baraccopoli del Reggino, dove il 16 febbraio scorso è morto un giovane migrante di 29 anni a causa dell’ennesimo incendio nella struttura. Il sindaco evidenzia nell’ordinanza che lo sgombero e la demolizione sono necessari “al fine di scongiurare gravi danni alla salute ed all’incolumità pubblica”, rendendo “l’area libera da persone e cose per poter consentire l’immediata rimozione dei rifiuti presenti, l’abbattimento delle vecchie tende e baracche e la successiva bonifica e sanificazione dell’area”. Il provvedimento richiama la stessa ordinanza che era stata emessa dal primo cittadino il 16 ottobre 2017, senza che avesse trovato alcuna applicazione. La nuova ordinanza è stata trasmessa a tutte le forze dell’ordine, alla Prefettura ed al Corap ex AsiReg, sul cui terreno sorge la baraccopoli. Contro il nuovo provvedimento è ammesso il ricorso nei termini e nei modi stabiliti dalla legge, anche se il sindaco Tripodi sottolinea a sostegno del provvedimento che “negli ultimi 14 mesi si sono ripetuti gravi incendi, di natura dolosa i più probabilmente causati da stufe e accessori di fortuna utilizzati per riscaldarsi, che hanno causato la morte di tre ospiti e aggravato le condizioni di insalubrità dell’intera area, contribuendo ad esasperare gli animi degli immigrati che gravitano”.

 

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