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Diritti Civili, il movimento di Corbelli compie 25 anni

Diritti Civili, il movimento di Corbelli compie 25 anni

 

“I 25 anni e le mille battaglie e iniziative umanitarie del Movimento Diritti Civili, in Italia e nel mondo. Uno spaccato di grande umanità. La cosa che più impressiona sono i numeri: oltre 1500 le lettere ricevute, oltre un migliaio i casi umani affrontati e in gran parte risolti. Con quasi tutte le regioni italiane interessate in qualcuna di queste battaglie e, il dato più clamoroso, ben 50 Paesi stranieri di quattro Continenti (dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America) coinvolti nelle campagne umanitarie di Diritti Civili e nella denuncia  e spesso, soluzione di casi umani di cittadini di queste Nazioni”. Lo dice, in una nota, Franco Corbelli, fondatore del movimento. “Tutte queste storie -continua- sono ricordate e documentate nelle pagine del sito www.diritticivili.it e , in piccolissima parte, sulla pagina fb di Diritti Civili”. Corbelli si dice “orgoglioso di questi risultati umanitari straordinari, raggiunti senza mai chiedere e ottenere una sola lira o euro di finanziamento, né pubblico, né privato, ma sempre autofinanziando, con il mio stipendio di docente, tutte le mille battaglie”. Diritti Civili, continua, ha scritto “pagine memorabili e storiche di solidarietà e di Giustizia e lo ha fatto, da una piccola regione, la Calabria, da dove, per i soliti pregiudizi, è assai difficile, se non addirittura impossibile, far emergere il lato positivo di questa martoriata, discriminata e, spesso anche, ingiustamente criminalizzata terra. Diritti Civili ce l’ha fatta a vincere anche queste diffidenze e preconcetti, ad abbattere il muro del silenzio (in parte, anche locale) e a mostrare all’Italia e al mondo il volto vero, solidale, combattivo della sua gente e di questo piccolo, coraggioso Movimento. Mi chiedo solo se Diritti Civili anziché in Calabria fosse nato e avesse operato in questi 25 anni, con questi risultati eccezionali, in qualsiasi altra regione italiana, attenzionata positivamente dai grandi media, dove sarebbe oggi questo Movimento, quale ruolo istituzionale, sociale, culturale, politico e mediatico avrebbe oggi in tutto il Paese. Scontiamo un… peccato originale e paghiamo purtroppo il prezzo assurdo di essere nati in Calabria, ma va bene anche così. Ci bastano i tantissimi, prestigiosi riconoscimenti, anche internazionali, che abbiamo in questi anni avuto per il nostro grande impegno umanitario e di Giustizia. I Governi e i politici, ai vari livelli, passano. Diritti Civili invece è lì che resiste e combatte con successo, a mani nude, da 25 anni. Va bene per questo anche così, perché con Diritti Civili, con la sua storia e le grandi conquiste civili, oggi vince e si riscatta anche la nostra Calabria. Ed è questa la vittoria più bella”.

 

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