Ripresa dei lavori della Diga sul Melito: Manno annuncia una nuova protesta

Ripresa dei lavori della Diga sul Melito: Manno annuncia una nuova protesta

CATANZARO. Lunedì 15 gennaio, dalle ore 12, il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno, attuerà una nuova protesta alla Regione per sollecitare la ripresa dei lavori della diga sul Melito. “L’obiettivo – dichiara Manno – è chiaro: avere confermato il pieno appoggio al finanziamento dell’importante opera da parte della Regione attraverso una interlocuzione diretta con il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio. Il presidente Oliverio deve spendere tutta la sua autorevolezza per non vedere svanire la possibilità di finanziare la diga”. Manno prosegue: “Non rinuncio a questa battaglia di civiltà e legalità per la realizzazione dell’invaso che da anni mi vede impegnato e trova larghissima condivisione nei sindaci dei 55 Comuni interessati all’opera, nelle forze sindacali, associative, negli ordini professionali, nelle forze politiche e in tantissimi cittadini che in questi giorni non hanno fatto mancare il loro sostegno. Sarebbe un delitto – prosegue il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese – non mettere a regime i notevoli ed evidenti punti di forza che oggi ha il finanziamento della diga. L’articolo 49 della Legge di Stabilità, che prevede il finanziamento pluriennale del Piano Invasi, delinea, oltre ogni ragionevole dubbio, in modo perfetto e lineare le caratteristiche che un’opera deve avere per essere finanziata: La diga è in stato di progettazione; il Consorzio ha la concessione di derivazione dell’acqua; l’iscrizione dell’opera nella banca dati della Pubblica Amministrazione”. Secondo Manno inoltre “ottenere il decreto di un primo finanziamento da parte del ministero alle Infrastrutture, significa attivare, come già abbiamo comunicato alla Regione, le possibilità di finanziamento con il Piano Juncker che vede il diretto coinvolgimento della Bei e della Regione che può “marchiare a fuoco” un investimento essenziale nelle risorse idriche. Questo è un primo step proprio perché ritengo che il presidente Oliverio deve svolgere un ruolo da protagonista. Se questo però non bastasse – conclude il presidente del Consorzio di Bonifica – siamo pronti a fare di più. Una protesta eclatante a Roma a Porta Pia, davanti al ministero delle Infrastrutture. Insomma una “seconda presa di Porta Pia”, una manifestazione di protesta e proposta a difesa di un’opera che vuole assicurare sviluppo e lavoro alla Calabria e ai calabresi”.

 

 

 

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