Di Natale, Pitaro e Magorno: “Assurdo fare nomine”

“Sarò presente ai lavori nell’aula del Consiglio regionale della Calabria previsti, dopo consueta convocazione, per il 18 giugno, perché il mio ruolo impone, nel rispetto dei calabresi, che prenda parte alla seduta ma annuncio il mio voto contrario, unitamente a tutta la mia indignazione dinnanzi ad un ordine del giorno pieno zeppo di nomine, alquanto opinabili, negli enti strumentali della Regione Calabria”. Lo afferma il consigliere regionale Graziano Di Natale. “Sembra incredibile – aggiunge – ma è tutto tristemente vero. Insieme ai colleghi consiglieri saremo chiamati a discutere e votare su una sfilza di nomine negli enti strumentali della massima istituzione regionale, a pochi mesi dal voto. È una situazione imbarazzante. Queste prebende ledono la dignità dei cittadini”. Nel ribadire, nuovamente, tutta la propria contrarietà a questo modus operandi, il consigliere aggiunge: “La maggioranza di governo di Palazzo Campanella dovrebbe legiferare e discutere, nel parlamento dei Calabresi, di tutt’altro. “Questo Consiglio, da cuore della democrazia regionale, è stato trasformato, da chi dovrebbe garantirne l’imparzialità e il buon andamento istituzionale, in produttore seriale di provvedimenti tutt’altro che improcrastinabili e urgenti”. Lo afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro in una nota. “L’ordine del giorno di venerdì -prosegue- è la prova inconfutabile di questa deriva che come opposizione denunciamo da tempo e che più volte ci ha costretto ad abbandonate l’Aula. Ci aspettavamo una discussione sulla pianificazione degli interventi per valorizzare la stagione estiva e dare una mano agli operatori del settore tra i più colpiti dalla crisi, nonché una discussione sui rischi ambientali onde evitare di occuparcene quand’è troppo tardi. Invece – rimarca – arriva, a fine legislatura, la sfilza di nomine in comitati, enti e società che rappresenta l’ennesimo strappo fra questa maggioranza e la società civile e l’ennesimo affronto alla reputazione del Consiglio che non giova né alla Calabria né alla buona politica”. È bene porre fine all’odiosa pratica di procedere a nomine pubbliche a ridosso della campagna elettorale per le regionali, ecco perché invito chiunque ricopra incarichi istituzionali dentro alla Regione a fermarsi per rispetto dei calabresi e della loro stessa dignità”. Lo afferma il senatore di IV e candidato a Presidente della Regione Calabria Ernesto Magorno. “Non sono tollerabili -continua- nomine che incidono nella spesa pubblica e soprattutto rimandano all’esterno l’immagine di una politica piegata su se stessa, interessata all’autoconservazione e incurante della vita reale che costringe tanti calabresi a costrizioni, rinunce e sacrifici”