Di Natale: “La Regione spieghi la bocciatura dei bilanci dei Consorzi di Bonifica”

“Avendo appreso che il dipartimento agricoltura e risorse, settore enti strumentali e bonifiche, ha bocciato il bilancio dei consorzi di bonifica della Valle Del Lao e dei Bacini dello Jonio Cosentino ho richiesto immediate delucidazioni, in merito, alla struttura di controllo”. È quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Graziano Di Natale. L’esponente politico, eletto nelle fila della minoranza del Consiglio regionale, prosegue: “È un disastro ampiamente previsto che ho più volte denunciato implementando con atti ufficiali. Con Interrogazione N.71 del 10/2020 avevo chiesto spiegazioni sulla posizione debitoria dei consorzi, denunciando il mancato pagamento delle mensilità ai lavoratori. Inoltre, con interrogazione N.42 del 06/2020, avevo chiesto alla Regione valutazioni sulle spese degli enti sopracitati. In entrambe le occasioni – prosegue Di Natale- non ho ricevuto nessuna risposta dalla Regione e dal dipartimento di competenza. Purtroppo, questi sono i risultati, e sono sotto gli occhi di tutti”.
Di Natale punta il dito proprio contro la maggioranza di Palazzo Campanella, non esente, a suo giudizio, da gravi responsabilità politico-amministrative. “Sono rimasti inermi – spiega – proseguendo in una campagna fatta di slogan che, nel concreto, ha soltanto illuso i lavoratori gettando loro fumo negli occhi. Proprio il comparto lavorativo paga sulla propria pelle una cattiva gestione della cosa pubblica. I dipendenti avanzano mesi e mesi di stipendi. I bilanci, in rosso, sono stati bocciati, ma cosa ha fatto la Giunta per evitare questo scempio?” Di Natale, invitando la Giunta ad adottare provvedimenti urgenti, così conclude: “Auspico un pronto intervento finalizzato alla tutela salariale dei lavoratori. Questi padri di famiglia meritano rispetto. Vanno, inoltre, resettati gli enti consortili. Da portavoce dei cittadini mi oppongo a questo modo di fare politica. Dico basta e annuncio battaglia: restituiamo dignità ai calabresi”.