Di Natale: “I tirocinanti siano contrattualizzati”

“Sono vicino, da sempre ed in maniera concreta, ai lavoratori calabresi ritenuti, erroneamente, ancora dei tirocinanti. Per questo motivo sostengo con convinzione l’iniziativa promossa dalla sigla sindacale USB che si è tenuta a Cosenza”. Lo afferma, in una dichiarazione, il Segretario-Questore del Consiglio regionale, Graziano Di Natale. “Come è noto – aggiunge Di Natale – abbiamo presentato un provvedimento amministrativo che non prevede differenziazioni alcune ma, al contrario, punta ad una vera e propria contrattualizzazione dei tirocinanti mediante l’utilizzo delle risorse presenti nel Recovery. La nostra è una proposta depositata in Consiglio regionale, l’unica ad oggi, al netto della consueta propaganda che i soliti noti vorrebbero propinare ai cittadini a ridosso delle prossime elezioni regionali”. “Premesso che il decreto Ristori Bis – dice ancora Di Natale – prevede per i tirocinanti uno stanziamento complessivo pari a &euro 60.000.000 per 2 annualità, 2021 e 2022; 35.000.000 di euro sono finalizzati ai tirocinanti della giustizia, beni culturali e istruzione e solo 25.000.000 sono destinati per i 46000 TIS. Appare assolutamente scontato che ci sarà una regolare selezione riservata ai tirocinanti che hanno svolto attività presso i summenzionati ministeri, escludendo, difatti, gli altri. Inoltrei bandi saranno pubblicati dal ministero della Funzione pubblica, ai quali saranno prioritariamente ammessi i tirocinanti dei Ministeri della Giustizia, della Cultura e dell’istruzione, con contratti part-time, per un massimo di 18 mesi, anche nella regione Calabria. Ai TIS, alla luce di tutto ciò, appare ormai scontato che verrà riservato soltanto un finanziamento, pertanto inadeguato, che permetterà la prosecuzione dei tirocini di inclusione sociale fino al 2022. Si tratta dunque di un’ennesima proroga che lede la dignità di un comparto occupazionale che merita la stabilizzazione.. “Smascherato il bluff – prosegue il consigliere regionale – nei prossimi giorni interverremo perché ciò che prevedono gli emendamenti previsti nel decreto sostegno appaiono ‘rattoppi’ per una situazione che necessita di soluzioni concrete e definitive. Il Consiglio regionale dimostri uno scatto d’orgoglio ed accolga l’unica proposta concreta: la mia. Basta prese in giro per questa gente”.